La Lazio gioca a tennis con il Palermo: 6-2. Ritoccati i record negativi di una stagione da incubo. Ormai il campionato rosanero è sepolto: manca una sola giornata alla matematica retrocessione
di Gabriele Bonafede
Risultato “da partita di tennis”, è d’uopo. La Lazio calpesta il Palermo con un 6-2 che è fin troppo eloquente. Anche con una difesa di carta, il Palermo quest’anno non aveva incassato più di cinque gol in una sola partita. E mai ne aveva segnato più di uno, fatta eccezione per l’unica partita da incorniciare in una stagione sciagurata: il 4-3 contro il Genoa.
Nella partita di oggi contro la Lazio, i rosanero non sono nemmeno scesi in campo ed è tutto finito in meno di dieci minuti.
Dopo soli nove minuti il Palermo si trova infatti sullo 0-2. Ma ancora non è successo niente. Entro il 25mo minuto i rosanero sono sotto di cinque gol. Ne incassano uno ogni cinque minuti. La difesa è tagliata come burro, i giocatori sembrano di ricotta. Uno scempio. A questo ritmo si sarebbe profilata una sconfitta per almeno 20-0. Per fortuna i biancocelesti, sul 5-0 sembrano appagati e non spingono più di tanto.
Sembra un incubo che dovrà tornare nel secondo tempo. Invece in sette minuti il capitano rosanero, Rispoli, segna la sua prima doppietta in serie A in soli sette minuti. Complice la difesa particolarmente disattenta della Lazio.
Per fortuna o meno, la partita finisce lì. Il Palermo non ha le capacità di segnare anche il terzo gol che forse avrebbe messo in panico la Lazio. E i biancocelesti si sono pure fermati, anche se Posavec deve intervenire ancora per salvare la porta.
C’è però il tempo di arrivare al risultato tennistico nei secondi finali: 6-2, sia pure viziato da un fallo. Ma comunque non cambia nulla, tranne l’orrenda statistica della difesa.
Sono infatti 73 i gol presi finora dal Palermo in questa stagione in 33 giornate, per l’incredibile media di oltre 2,2 gol a partita. Una stagione da incubo, che vede anche una serie di altri record negativi, tra i quali i pochissimi gol segnati in casa, e qualcosa come 23 sconfitte.
In tutto, meno di mezzo punto a partita. Che probabilmente è un record negativo per tutti i campionati finora svolti dal Palermo in tutte le serie giocate.
Nel frattempo l’Empoli vince a San Siro, con un 2-1 firmato Michedlidze: un altro ex-rosa. E il Crotone avanza ancora con la vittoria per 2-1 a Genova, con la Sampdoria.
Ciò significa che basta una sconfitta alla prossima contro un’altra squadra fuori dalla portata del Palermo, come è la Fiorentina, per sancire anche matematicamente la retrocessione in serie B.
Ormai le uniche domande per il presente campionato sono da prospettive indecenti: I rosanero arriveranno ultimi? Prenderanno più di 80 gol alla fine del campionato? Faranno una figuraccia spaventosa con 7 o più gol incassati in una sola partita nelle prossime cinque?
Usciti dall’Olimpico rimangono solo le ceneri di un’annata catastrofica. E ci si chiede se iniziare a far giocare qualche giovane in più della squadra Primavera. E così, cantando, cantando, almeno preparar l’avvenire.