di Gabriele Bonafede
Con sgomento si apprende la notizia di un ulteriore fase di persecuzione contro i cristiani in Russia. È di ieri la notizia, grave, di una rinnovata oppressione nei riguardi della libertà di culto. Di fatto, i Testimoni di Geova, che si definiscono cristiani, sono alla mercé di imprigionamenti e deportazioni in stile stalinista.
Purtroppo non è una novità. E non riguarda solo i Testimoni di Geova. È noto ai più che nella Russia sovietica le persecuzioni contro qualsiasi religione, anche quella ortodossa russa, furono feroci: torture, massacri, deportazioni, gulag. Solo nel 1991, dopo la caduta dell’impero sovietico, Eltsin cambiò le cose. Ma già nel 1997 dovette ritornare a un concetto arcaico di rapporti tra Stato e religione, grosso modo simile a quello dell’epoca zarista. E cioè con una indicazione della “religione di Stato” e una forte dipendenza della stessa chiesa ortodossa russa dallo Stato, oltre al controllo e la dissuasione nei confronti di altre religioni, compresa quella cattolica.
A partire dall’ascesa al potere di Putin le cose sono peggiorate, e molto, con un inasprimento progressivo fino ad arrivare all’aperta persecuzione di oggi. Facendo dunque tornare indietro le lancette della storia al comunismo, oggi trasformato in “putinismo”. Ad essere perseguitati a vari livelli non sono solo i Testimoni di Geova, ma anche i cristiani protestanti e i cattolici. I quali, se ancora non sono apertamente minacciati di imprigionamento o deportazione, rischiano di esserlo in ogni momento.
Così il Dipartimento delle Relazioni con l’Estero del Patriarcato di Mosca, qualche tempo fa: “…l’attitudine della Chiesa Cattolica Romana verso la Russia differisce ben poco da quella dei membri di varie sette che cercano di ‘cristianizzare’ lo spazio post-sovietico”. Questa affermazione da parte dei vertici della chiesa ortodossa russa è un poco datata. Ma non ci sono segni di miglioramento nei rapporti tra Chiesa ortodossa russa (il che equivale a dire lo stesso Putn), e Chiesa cattolica. Per lo meno sul piano pratico. Nemmeno dopo l’incontro di Cuba tra il Papa e un potente e chiacchierato rappresentante politico dell’ortodossia russa, il patriarca Kirill. Che di fatto appare quale un mero servitore delle politiche di Putin.
Ad esempio, il recente programma di finanziamento e costruzione di ben 200 chiese ortodosse russe a Mosca, dove le numerose chiese ortodosse già esistenti sono praticamente vuote, è stato fatto in palese violazione delle più elementari regole urbanistiche. Occupando anche giardini ed aree non idonee.
Viceversa, costruire una chiesa cattolica in Russia sembra molto difficile. Ad esempio, qualche hanno fa ci hanno provato i cattolici di Pskov, città che essendo molto vicina a una zona cattolica della Lettonia, ha una forte comunità cattolica. Il permesso fu negato nonostante fosse stato a posto con tutta la complessa burocrazia per ottenerlo e i lavori fossero persino iniziati.
D’altronde i cattolici in Russia rappresentano solo lo 0.2% della popolazione, molto meno del circa 10% prima del periodo comunista. Ciò mette i cattolici russi in grave difficoltà, perché una comunità cristiana così limitata nel numero in rapporto alle altre religioni, può facilmente essere considerata “setta” e diventare oggetto di persecuzioni. E di fatto lo è, anche se in maniera “soft”. E cioè umiliando il credo cattolico laddove è anche libertà di culto e diritti umani: nel comunicare liberamente con fedeli di altre religioni o i numerosissimi atei russi, che rappresentano, di fatto, la quasi totalità della popolazione. Cosa che è facilmente tacciabile di “proselitismo” e dunque di persecuzione. Per dirla in termini semplici, se in Russia un cattolico cerca di portare un ateo in chiesa, anche solo per fa conoscere il proprio culto dal punto di vista formale, rischierebbe. E molto.
Dopo la sentenza di persecuzione nei confronti dei Testimoni di Geova, ci si può aspettare dunque un ulteriore aumento delle persecuzioni contro i cristiani in Russia tra i protestanti, ma anche nei confronti dei cattolici. In ogni caso, la persecuzione nei confronti dei Testimoni di Geova può essere largamente percepita, che lo si voglia o no, quale minaccia per tutti gli altri credenti che non siano adepti alla religione di Stato russa.
Interverrà Papa Francesco? Molti cattolici italiani se lo chiedono e guardano con orrore ai putinisti di casa nostra, come Salvini, Grillo e soci, i quali affermano apertamente di ispirarsi alla Russia per molti, se non tutti gli ambiti di azione politica, interna ed estera.
Non a caso, il noto quotidiano cattolico Avvenire, ha recentemente pubblicato una lunga e contestata intervista a Grillo, noto blasfematore di riti cattolici. Forse è un tentativo di tenersi buono un partito che, stando ai sondaggi, potrebbe presto governare l’Italia? In molti, soprattutto lettori di Avvenire e cattolici in genere, se lo sono chiesti. Le risposte, finora, sono state poco soddisfacenti.
Fatto sta che, se il putinismo governerà anche in Italia (ed è già molto influente, per lo meno in TV e nel web) potrebbe portarsi dietro la pratica della limitazione delle libertà di culto, che è al centro della politica interna nella Russia di oggi. Dove lo Stato domina la stessa chiesa ortodossa, ormai per altro priva di credibilità tra gli stessi “credenti”, visto che le stesse chiese russe sono frequentate dall’1-2% di coloro che si dichiarano tali.
In questo contesto, è di fondamentale importanza riaffermare invece la separazione tra Stato e religione. E, purtroppo, questa esigenza diventa attuale e urgente anche in Italia, laddove partiti che si ispirano alle politiche di coercizione e negazione dei diritti umani da parte di uno Stato straniero, anche nei riguardi della libertà di culto, potrebbero arrivare a governare l’Italia in un prossimo futuro.
Di seguito, una lista minima di fonti sul web:
http://www.asianews.it/news-en/Permission-to-build-a-Catholic-church-in-Pskov-denied-22860.html
http://www.catholicworldreport.com/Item/5141/faith_in_putinism_a_churchstate_symbiosis.aspx
https://en.wikipedia.org/wiki/Religion_in_Russia
https://en.wikipedia.org/wiki/Christianity_in_Russia
https://it.rbth.com/societa/2013/03/29/duecento_nuove_chiese_a_mosca_23247
Particolarmente importante, l’opinione George Weigel sull’incontro tra Papa e Kirill a Cuba:
Immagini tratte da Wikipedia:
In copertina: By Jean-Léon Gérôme – Walters Art Museum: Home page Info about artwork, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=18824108
Nel Testo:
Prigionieri dei Gulag mentre lavorano alla costruzione del Belomorkanal (1931–1933) Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=97079
Di John William Waterhouse – sconosciuta, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=927225