Dal 21 al 23 aprile la più grande e nota organizzazione internazionale impegnata nella lotta contro le ingiustizie sarà ai Cantieri Culturali della Zisa. Per dialogare con studenti, professionisti e cittadini. Per capire, formare, informare, lavorare assieme verso un mondo che rispetti l’umanità
di Gilda Sciortino
Palermo apre ancora una volta le sue porte ai diritti umani e lo fa in grande, ospitando dal 21 al 23 Aprile “Diritti in cantiere“, evento promosso da Amnesty International ai Cantieri Culturali della Zisa. Una scelta importante, quella del capoluogo siciliano da parte della più grande e nota organizzazione internazionale impegnata nella lotta contro le ingiustizie e in difesa dei diritti umani nel mondo, che ha deciso di affrontare nella nostra città il dibattito sui principali temi, locali e internazionali, legati alla lotta per la difesa dei diritti umani, in particolare quelli dei migranti e dei rifugiati.
Nove le masterclass che fanno parte della piattaforma realizzata per dare modo a studenti delle scuole superiori e universitari, professionisti e cittadini in genere di accrescere la propria conoscenza sui diversi argomenti sul tappeto.
Si parte alle 9 di venerdì 21 al Goethe Institut con “I linguaggi della migrazione”, sessione formativa dedicata a giornalisti e operatori della comunicazione. Durante tutta la mattinata ci saranno workshop per le scuole secondarie di II grado, attività di formazione per docenti della scuola secondaria di I e II grado, quindi attività di accoglienza da parte degli stessi ragazzi.
Alle 14, nella Sala De Seta, ecco la sessione formativa per gli avvocati sull’accompagnamento dei minori migranti con interventi integrati finalizzati alla tutela dei diritti. Alle 16, si svolgerà una lezione introduttiva ai diritti umani in lingua Francese, seguita da alcune letture animate anche in italiano sulle “Dichiarazioni” di Amnesty International. Il tutto a cura dell’ Institut Français.
Il programma di sabato 22 si aprirà alle 9 e si svilupperà sono alle 20 con 10 incontri (in)formativi sugli strumenti relativi ai diritti umani. Si parlerà di tortura, di Giulio Regeni e di guerre; si svilupperanno sessioni su strumenti come il digital, l’accoglienza e il coinvolgimento degli attivisti, la progettazione, la raccolta fondi. Per tutta la giornata le scuole saranno ancora una volta protagoniste dell’accoglienza.
Alle 11.30, nella Sala Perriera, si parlerà della privacy online e di come difendersi. Alle 16 ci si sposterà nella Sala de Seta, per un altro importante atteso momento di questa grande manifestazione, ossia la presentazione del “Rapporto Annuale di Amnesty 2016-2017” con la contestuale proiezione del film “I am not your negro”, diretto da Raoul Peck.
Se ci si fermerà ancora ai Cantieri Culturali si potrà partecipare al dibattito su “Crisi umanitarie e diritti umani dagli anni ’90 a oggi” che Gianni Rufini, direttore della Sezione Italiana di Amnesty International, terrà dalle 17 alle 18.30 nella Sala Perriera. Dalle 17 alle 20, nell’area botteghe, invece, si animeranno dibattiti su “Migranti: diritti violati o negati?”, a cura del Coordinamento rifugiati e migranti della Sezione italiana di Amnesty International, e su “Non solo Genova: casi di tortura in Italia”, tenuto da Antonio Marchesi, presidente della sezione italiana della stessa organizzazione.
“Verità per Giulio Regeni: a che punto siamo?” è ciò di cui parlerà Riccardo Noury, portavoce della sezione italiana di Amnesty, dalle 18.30 alle 20 nella Sala De Seta. Stesso spazio nel quale, alle 21.30, ci si potrà rilassare con la visione del film “Io sto con la sposa”, diretto da Antonio Augugliaro, Gabriele Del Grande e Khaled Soliman. E, per concludere in allegria, allietati dalla musica di qualità, sul palco saliranno, a partire alle 21.30, Marcello Mandreucci e Alessandra Salerno, pronti a conquistare come sempre il pubblico con una delle loro irresistibili performance artistiche.
Per quanto riguarda, infine, domenica 23 aprile, alle 19.30 sarà la volta dell’estemporanea “Odissey”, a cura dell’artista Ai Weiwei, mentre alle 21 dello spettacolo “Il bianco Mare di mezzo” di Giannella Loredana D’Izzia con l’attrice Patrizia d’Antona. A seguire, la proiezione del film “Les Sauteurs “, con la regia di Abou Bakar Sidibé, Moritz Siebert ed Estephan Wagner. Il tutto nella Sala De Seta.
Sino a martedì 25 aprile, poi, si svolgeranno sempre ai Cantieri Culturali i lavori della XXXII Assemblea generale di Amnesty International Italia, a cui prenderanno parte oltre 350 iscritti, tra delegati e soci singoli, che dovranno approvare le relazioni degli organi direttivi ed eleggere quelli nuovi, discutendo di una serie di mozioni riguardanti sia l’organizzazione interna che la strategia internazionale di lavoro sulle violazioni dei diritti umani. Tra i tanti ospiti previsti durante i lavori assembleari, che si svolgeranno tradizionalmente a porte chiuse, ci saranno: Leyla e Arif Yunus, due tra i principali attivisti per i diritti umani in Azerbaigian; Touria Bouabid, coordinatrice “Educazione ai diritti umani” di Amnesty International Marocco; Vincent Adzahlie-Mensah, componente dell’International board dell’organizzazione per i diritti umani.
Alla cerimonia di apertura, prevista alle 14 di domenica 23 aprile, porteranno i saluti istituzionali: il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando; il presidente del Comitato interministeriale per i diritti umani, Fabrizio Petri; il rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari.
Alle 19.30 di lunedì 24, poi, a piazza Verdi, la città di Palermo si unirà ai partecipanti all’Assemblea generale in un flash mob in favore dell’accoglienza dei rifugiati.
Da non lasciarsi sfuggire sino al 25 aprile, nell’area botteghe, le mostre: “I migranti a rischio nel Mar Mediterraneo”, “Stop alla discriminazione delle donne in Iran”, “La camera scura” e “Yemen: il paese dei vetri infranti e dei sogni distrutti”.
Altre quattro tappe volute da Amnesty per fare entrare ancora di più in un mondo, quello dei diritti umani negati, purtroppo ancora non ben conosciuto da molti. Occasioni per incontrare e confrontarsi con tante attività, magari per decidere di offrire il proprio contributo a cause che richiedono non solo contributo attivo, ma pure sensibilizzazione e partecipazione emotiva. Almeno per cominciare.