Al via il progetto che vede insieme Caffè del Teatro Massimo e Caffè Morettino per un tuffo nella storia. Ideali compagni di viaggio Fondazione Teatro Massimo e Tasca d’Almerita
di Laura Nobile
Racconta una leggenda che l’Arcangelo Gabriele dava a Maometto il caffè per farlo risvegliare dalla malattia del sonno, una bevanda taumaturgica, quasi, che aveva il colore sacro della pietra degli Islamici. Ma non va dimenticato neppure che, durante i loro riti, gli Arabi alternavano il caffè alle preghiere.
Eccole, piccole chicche (ma forse meglio sarebbe dire chicchi), del primo appuntamento video “Dal caffè a Cafè” che ha visto intrattenersi Arturo Morettino e Gaetano Basile in una conversazione, ambientata nei giardini del Caffè del Teatro Massimo, su piazza Verdi, per celebrare l’incontro fra due simboli della tradizione siciliana, come la cultura araba e quella del caffè. Ricordando altresì il primo caffè letterario creato da Francesco Procopio Cutò nel 1686, battezzato a Sant’Ippolito al Capo nel 1651, la nascita dei cafè dopo l‘Unità d’Italia, i cafè chantant e la nascita dei caffè- bar, con l’indimenticabile episodio del principe Tomasid i Lampedusa che scriveva “Il Gattopardo” seduto a uno dei quei tavolini.
Brindano così idealmente, con una tazzina della bevanda portata dagli arabi in Sicilia nel IX secolo, il Caffè del Teatro Massimo e Caffè Morettino, ma anche la Fondazione Teatro Massimo, incontratisi per dare vita e inaugurare un nuovo percorso artistico culturale.
Si chiama “Il Caffè di Palermo”, il nuovo progetto che sposa il Caffè del Teatro con la Morettino, per dare vita con una nuova partnership a eventi dedicati, con esponenti delle diverse arti legati alla cultura e al caffè. La location è l’ex caffè della Belle Époque, luogo di chiacchiere e svago nei primi del Novecento, poi divenuto sede del Circolo della Stampa.
Un programma denso di appuntamenti che il 12 maggio avrà come protagonista Giuseppina Torregrossa con il suo nuovo romanzo, quindi Giuseppe Milici con un concerto il 9 giugno e le degustazioni del gelato di Antonio Cappadonia l’1 luglio.
«La nostra offerta diventa anche una missione – dice Andrea Morettino, rappresentante della quarta generazione dell’azienda presieduta dal padre Arturo – ovvero diffondere la cultura del caffè di qualità proponendo una nuova carta di caffè, con alcuni dei migliori al mondo. Prendiamo per mano i nostri concittadini per far loro riscoprire la bellezza di questo luogo unico, offrendo un programma di eventi strettamente legati alle fasi fondamentali della produzione del nostro caffè, dalla tostatura originale secondo l’antica tradizione della tostatura araba».
Prosegue Daniela Salvato, art director del caffè del Massimo: «Siamo il primo caffè che in città che ha una carta dei caffè e d’estate faremo dei cocktail a base di caffè che muterà di mese in mese, preparati dal nostro barman Arturo Coniglio, accanto a aventi enogastronomici accompagnati da performance musicali, come quelli del maestro Fabio Grassadonia del Massimo e la mostra fotografica di Pucci Scafidi, che andranno avanti fino a luglio per poi riprendere in autunno con una nuova programmazione».
Tra le chicche da assaggiare anche durante l’estate, la miscela “In ensemble” selezionata tra le migliori, in linea “musicale” col Teatro, e ancora il Reserve 1987, anno di fondazione del Massimo, il “Cremaroma”, che rievocherà un vivace con briodi una partitura, il decaffeinato mediterraneo che ricorderà un “adagio”, e tra i “monorigini” di Arabica, “In Assolo”, ovvero un “vivacissimo” dell’Etiopia Sidamo, l’”Allegro” del Brasile Santoro Santos o l’”Andante” del Nicaragua Matagalpa.
Soddisfatto il sovrintendente Francesco Giambrone, che ha ribadito il rapporto fra imprenditoria e cultura insito nell’operazione, ricordando che «con l’Art Bonus, l’azienda Morettino era già stata tra i primi a sostenere la sponsorizzazione della Fondazione Teatro Massimo, ricevendo di converso importanti vantaggi fiscali e da questo momento diventa anche partner commerciale del Caffè del Teatro».
Foto in copertina di Gabriele Gismondi