di Gabriele Bonafede
Marine Le Penocchio, già sbugiardata da una grande giornalista come Christiane Amanpour, continua a tradire i principi fondamentali della Repubblica Francese.
In qualsiasi logo ufficiale della Repubblica d’oltralpe è infatti visibile il motto Liberté, Egalité, Fraternité. Nei suoi discorsi, la leader del movimento populista “Front National” continua imperterrita a negare i tre principi fondamentali di libertà, uguaglianza e fratellanza. Discorsi reiterati anche nell’incredibile dibattito a cinque per le presidenziali, diffuso dalla TV francese un paio di giorni fa. Alla luce di questo dibattito, il suo movimento politico dovrebbe essere chiamato piuttosto “Front Irrational”.
Madame Le Penocchio attacca la libertà, dei francesi e degli europei, volendo imporre regole di comportamento persino contrarie al cristianesimo, oltre che alla laicità stabilita dalla Costituzione francese. L’Articolo 2 della Costituzione francese stabilisce infatti che “La Francia è una Repubblica indivisibile, laica, democratica e sociale. Essa assicura l’eguaglianza dinanzi alla legge a tutti i cittadini senza distinzione di origine, di razza o di religione. Essa rispetta tutte le credenze.”
Madame Le Penocchio attacca la libertà, soprattutto la libertà di stampa, impedendo a determinati giornalisti di seguire i propri comizi o porre domande che non gradisce. Ma attacca la libertà di stampa e la libertà individuale, così come quella dell’autodeterminazione dei popoli, anche quando sostiene sempre e comunque qualsiasi aggressione di Putin o di Trump. Oppure la libertà di popoli che si sollevano contro dittatori.
Attacca anche il concetto di uguaglianza nel popolo francese, cercando di utilizzare in maniera blasfema la religione cristiana fomentando odio nei confronti di chi ha un’altra religione. Attacca frontalmente anche i concetti di uguaglianza espressi dall’Unione Europea, che siano di facciata o meno.
Infine si pone decisamente contro la fratellanza, sia all’interno del popolo francese sia nei confronti di altre nazioni. Dichiara infatti di voler “proteggere” solo una parte della popolazione francese demonizzandone altre. Dichiara infatti di voler lanciare una corsa agli armamenti. E di “voler difendere l’interesse dei francesi e non occuparsi di quello di altre nazioni”, copiando, in questo, i discorsi di Adolf Hitler di alcuni decenni fa. Che portarono alla catastrofe dell’Europa, e principalmente gli stessi tedeschi oltre ai francesi.
Le proposizioni di Marine Le Penocchio sono basate su una serie di bugie e falsità storiche. A partire dalla confusione tra economia e mercantilismo. Per essere più chiari, è bene richiamare cosa sia il mercantilismo: “Dottrina economica (corrispondente alla prassi seguita dalle grandi monarchie assolute del Settecento) fondata sul principio che la ricchezza di un paese si identifica con la quantità di moneta posseduta (oro e argento), e quindi sostenitrice di una politica protezionistica da parte dello stato nei confronti delle importazioni e incentivante nei confronti delle esportazioni.”
Un concetto, appunto, superato da secoli. E costato molta miseria e molte vittime. Ma che viene contrabbandato da Marine Le Penocchio (e altri come Salvini e Grillo in Italia e Trump negli USA) quale mezzo per creare sviluppo economico nel proprio Paese. Niente di più falso.
Nel mercantilismo, oggi incredibilmente in voga, si pensa che se si proteggono le proprie esportazioni e si tassano le importazioni si crei sviluppo. Si creano invece guerre commerciali e tanta miseria per tutti. Guerre commerciali e miserie che, come nei secoli passati, non hanno affatto portato a un maggiore benessere ma a guerre con bombe e cannoni, e morti e disperazione.
Non basta, come Salvini in Italia, Marine Le Penocchio entra in contraddizione con la sua stessa, strampalata, teoria economica basata su fesserie complete. Infatti, vuole alzare barriere commerciali con il resto dell’Europa Occidentale ma toglierle nei confronti della Russia. Delle due l’una: se per Marine Le Penocchio il libero commercio è un danno, perché allora vuole il libero commercio con la Russia “togliendo le sanzioni”? Vuole danneggiare la Russia? O dice semplicemente bugie nell’uno e nell’altro caso?
Ironia dell’oggi, le politiche suicide di Marine Le Penocchio vorrebbero portare la Francia ai secoli del mercantilismo, ovvero quelli precedenti alla Rivoluzione Francese. E qui, ancora una volta, Marine Le Penocchio tradisce i principi fondanti della Repubblica Francese. Cioè i principi fondamentali che hanno favorito lo sviluppo economico del mondo, almeno fin quando furono traditi nella prima parte del XX secolo, portando a due guerre mondiali e oltre 60 milioni di morti. Quando invece la cooperazione e il libero commercio si sono affermati per lo meno in Europa, la Francia ha avuto i gloriosi anni di sviluppo successivi alla seconda guerra mondiale. E qui, Marine Le Penocchio, tradisce anche la storia economica della Francia.
Ancora più ironico e foriero di passate, presenti e future tragedie, è il grande seguito che le idee “sovraniste” e mercantiliste siano oggi così in voga in molti Paesi europei, soprattutto in Italia. Molti italiani, Salvini e Grillo in testa, non capiscono che sostenendo Marine Le Penocchio sostengono una politica economica aggressiva nei confronti di tutti i Paesi, compreso, in primis, l’Italia. Che è uno dei maggiori partner commerciali della Francia. Con Marine Le Penocchio alla guida della Francia ci sarebbero infatti guerre commerciali con l’Italia: sul vino, sulle automobili, sull’energia, sul latte, sui prodotti agricoli, su tutto. Ci sarebbero crisi diplomatiche a go-go, anche per insignificanti pezzi di mare tra Corsica e Sardegna. Ci sarebbe il disastro. Per tutti.
Quelle di Madame Le Penocchio e dei suoi seguaci sono idee che porteranno certamente a maggiore disoccupazione e rovina economica e materiale per le presenti e le nuove generazioni. A meno che non si capisca in tempo a cosa effettivamente portino le politiche protezioniste e mercantiliste. A meno che non si capisca che Marine Le Penocchio propone un modello di società basato sull’odio tra i popoli e sulla folle corsa all’ognun per sé e nessuno per tutti.
In copertina, una famosa foto scattata Remi Noyon chiaramente taroccata.
Nel testo, la foto ufficiale di Marine Le Pen per il Parlamento Europeo, chiaramente taroccata.