di Gabriele Bonafede
Dopo aver intervistato l’anno scorso Livia, fidanzata di Montalbano, quest’anno ci siamo premurati di intervistare il medico del noto commissario romanzesco e televisivo: invecchia e ci siamo fatti persuasi che possa avere qualche problema di salute.
Non è stato facile. In ogni caso, una volta raggiunto telefonicamente, il medico di Montalbano ci ha subito detto che avrebbe parlato solo nel suo ambulatorio e con il massimo riserbo, avvalendosi della facoltà di non rispondere per lo meno ad alcune domande e senza rivelare il proprio nome a chicche e sia. Di fotografarlo, manco a parlarne.
Ci ha permesso di dire dove svolge la propria attività di medico. E così possiamo liberamente annunciare che la svolge in Sicilia. Il che, di per se, è già uno scoop. E scusate se è poco.
Oltre a non accettare la pubblicazione di filmati e registrazioni, nemmeno con la voce tramutata uso disco a 33 giri fatto girare a 78 (per chi capisce di cosa stiamo parlando) ci ha tagliato all’impronta parti consistenti dell’intervista dopo aver voluto una rilettura rapida, pena non averci fatto uscire dal suo ambulatorio: minacciandoci con l’agopuntura. Insomma, peggio del suo degno compare Pasquano, il noto medico della “scientifica” con un caratterino tutto particolare.
Inutile dire che, similmente a Pasquano, abbiamo dovuto rifilare una buona tonnellata di cannoli e sfinci di San Giuseppe fuori stagione per estorcere l’intervista. L’intervista, infatti, risale allo scorso dicembre, quando di stagione erano buccellatini e cassate. Per appresentarci con le sfinci, assolutamente richieste dall’interessato insieme ai cannoli, abbiamo dovuto chiedere aiuto a zie e parenti.
Il fatto è che eravamo certi che la salute di Montalbano non fosse particolarmente florida. Lasciamo stare le tonnellate di primi, secondi, contorni, terzi, dolce, caffè e ammazzacaffè che si concede almeno due volte al giorno. Lasciamo stare la pasta ‘ncasciata, che Montalbano divora a tegliate sane una settimana sì e l’altra pure. Ma con le quintalate di arancini che ingurgita ad ogni piè sospinto, a occhio e croce le analisi dovrebbero dare il colesterolo a 500 e i trigliceridi ben oltre 1000. E siamo macari troppo ottimisti. Anche perché, va detto, gli arancini sono più grassi e meno digeribili delle arancine.
“In confronto, io ho avuto una dieta molto più lontana dal fritto”, sostiene Pereira. “E comunque abbeverata con limonate e non con vino a tempesta come fa il commissario.” Ha ribadito il noto giornalista portoghese dopo aver letto anche lui la nostra intervista in anteprima europea.
Ma il medico non sembra preoccupato per questo quanto, piuttosto, per il cocktail sigarette-maladormuta-caffè a cicarate da mezzo litro ingurgitate a tutti gli orari possibili e immaginabili. Cosa che accade ormai da decenni, senza che il commissario se ne dia per inteso nonostante le rimostranze del nostro medico condotto.
Condotto ormai alla disperazione. Perché tutti i consigli che dà al commissario vengono immancabilmente rispediti al mittente, manco fosse Catarella o, peggio, Mimì Augello.
E non è tutto. Pur riportando solo le cose che hanno passato la stretta censura medica, possiamo raccontare che la tensione dovuta al tipo di lavoro non aiuta. “Il caro commissario, in questa situazione, si ostina pure a fottere quando può e come può, a tipo basta-che-respira.”
“Il che – continua il medico che dopotutto ha vuotato una buona parte del sacco – alla sua età diventa sempre più rischioso, soprattutto con le analisi del sangue che mi ritrovo ogni tre mesi. E non escludo che per arrivare allo scopo ingurgiti di nascosto qualche energetico, qualche bevanda eccitante, magari accompagnata da pillole di colore blu”.
“Analisi del sangue ogni tre mesi?” Chiediamo. “Ma allora per lo meno si fa monitorare la salute, collabora.”
“Per niente – torna alla carica il povero medico ostinatamente incensurato – in realtà la cadenza regolare delle analisi è frutto della collaborazione con Fazio e la mania per i dati di quest’ultimo. Sono riuscito a portare Fazio dalla mia parte e lui ha minacciato il commissario di fare lo sciopero della targa”.
“Lo sciopero della targa? E che cabasiso è?”. “Non gli avrebbe rivelato più alcun numero di targa in qualsiasi indagine. Lì Montalbano ha ceduto, altrimenti va pigghia i colpevoli!”
“Ma, dottore, allora collabora con il monitoraggio e macari con la diagnosi, ma non con la terapia”. “Esatto, è testone, cocciuto, e se mi posso permettere, strafottente al limite dell’autolesionismo.”
“Cosa possiamo fare per aiutarla, dottore?” “Piuttosto per aiutare lui, io il mio lavoro d’invito alla prevenzione lo faccio. Potete aiutarlo pubblicando questa intervista dopo la mia approvazione ed eventuale censura – omissis –!. Forse quello – omissis – una volta resa pubblica la sua condizione sanitaria inizierà a occuparsi della sua – omissis – salute”.
“Ma lui non dice niente? Non reagisce?” “Quello – omissis – sostiene che pratica sport”.
“Sport? E che sport pratica?”. “Nuota. Sostiene. Ora, dico io, con la nuotatina che si fa una volta ogni tanto e per giunta anche in malastagione, che – omissis – di sport è? In Sicilia c’è una buona temperatura. Ma non tutti sanno che nel Canale di Sicilia in inverno l’acqua è gelata, e macari in autunno e primavera. Tra colesterolo alto, cuore che deve sopportare una serie di cose, la sua età, le sigarette, la stanchezza – omissis – non mi faccia parlare! Ma com’è che ce l’ha posizionato u ciriveddu sto – omissis – di commissario Montalbano?”
E che – omissis – ne sappiamo noi. Possiamo solo ringraziare il dottor – omissis – per la gentile collaborazione.
PS Per coloro i quali siano completamente privi della più rudimentale perspicacia, sia chiaro che tutto ciò che è riportato in questo articolo (e in quello precedente su Livia) è, per quanto (e in quanto) riferito a personaggi letterari e televisivi, completo e totale frutto della fantasia e in nessun modo riferibile a persone o casi reali se non per puro e – omissismissimo – caso. La pubblicazione è pertanto definibile come bassissima satira di tipo – omississimamente – “letterario”.
Foto di Alberto Sordi ne “Il medico della mutua” tratta da Wikipedia. Di Betti Sorbelli Francesco – opera propria, Pubblico dominio, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=1860570