di Gabriele Bonafede
Per una volta Zamparini accontenta il proprio allenatore, all’occasione Diego Lopez: non acquista nessun giocatore nel primo calciomercato del 2017. Ovvero non ingaggia nessuno: nuddu come si dice a Palermo. L’allenatore uruguayano alla guida dei rosanero da una decina di giorni avrebbe infatti dichiarato di non avere bisogno di acquisti.
Il calciomercato invernale, nonostante gli evidenti problemi della squadra e la necessità di rinfoltire la rosa soprattutto a centrocampo, si contraddistingue per le sole cessioni. Sintomatico lo scarno comunicato della società:
“L’U.S. Città di Palermo comunica di aver ceduto in prestito con opzione e contropzione il portiere Fabrizio Alastra al Benevento. Con la stessa formula, l’attaccante Accursio Bentivegna si trasferisce all’Ascoli. Il prestito di Ouasim Bouy, infine, è stato girato al PEC Zwolle.”
In realtà, oltre a Stefan Silva, un giocatore è arrivato ed è Toni Sunijc, che ha pure giocato per un paio di minuti nella partita contro il Napoli di domenica scorsa. D’altronde, il mercato estivo aveva portato più cessioni che acquisti, almeno dal punto di vista di calciatori con esperienza nella serie A.
Forse è anche questa è una chiave di lettura per le dimissioni di Corini. Non è escluso che il Genio avesse chiesto qualche rinforzo che gli era stato negato. Mentre Diego Lopez non aveva alcuna pretesa.
Va detto che Lopez ha fatto più che bene nella sua prima uscita. Per il pareggio con il Napoli si merita almeno un otto in pagella, perché si trattava di una partita sulla carta persa in partenza e con tanti gol al passivo, e invece il Palermo ha rischiato di sbancare il San Paolo.
Va anche detto che se ne va un giocatore che finalmente aveva iniziato a dare frutti e buon gioco, e cioè Robin Quaison. Da questo punto di vista la squadra sembra indebolita. Anche perché rimangono solo quattro centrocampisti di ruolo in rosa, un po’ pochini per giocare 16 partite che decideranno la permanenza in serie A del Palermo, a meno di utilizzare i baby della primavera nel caso fosse necessario, o mettere in campo giocatori fuori ruolo.
Lopez nell’unica partita finora affrontata, ha giocato, di fatto, con una specie di 4-3-3 molto compatto, e quindi con solo due o tre centrocampisti in campo. Ma basta un assenza per non avere nemmeno un sostituto nel corso di 90 minuti in una zona nevralgica del campo.
Inoltre, la partita di Napoli è stata atipica: si è trattato di barricate, fatte bene quanto si vuole, ma di barricate. La prossima, contro il Crotone, vedrà presumibilmente la costruzione del gioco quale tema fondamentale per un Palermo che voglia vincere per lo meno con una diretta concorrente. E là ci vuole un centrocampo costruttivo e non solo difensivo.
Lopez farà fare una bella figura alla squadra un’altra volta? Non avere chiesto rinforzi forse è un vantaggio psicologico. Sembrano risuonare le parole di un grande oratore e motivatore com’è il Sindaco Orlando, “dobbiamo avere autostima”. Vedremo.
E, visti i chiari di luna, il pubblico tornerà allo stadio, autostima o meno?
Appuntamento domenica alle ore 18 in un campo dove il Palermo ha purtroppo preso tante bastonate senza vincerne nemmeno una: il Barbera.