di Gabriele Bonafede
La notizia di oggi è di quelle che sembrerebbero epocali per la collocazione politica europea del secondo partito italiano, il Movimento Cinque Stelle. Il capo dei grillini, Grillo stesso, ha infatti deciso con un annuncio shock sul proprio blog (che è il “vangelo” del movimento), di lanciare un’immediata consultazione, senza alcun preavviso né dibattito preliminare, sull’eventualità di lasciare il gruppo co-fondato con l’Ukip di Farage al Parlamento europeo.
Già questa sarebbe una svolta. Ma c’è molto di più. Grillo propone, o almeno sembra indicare quale scelta migliore, l’idea di unirsi al gruppo ALDE.
“Oggi abbiamo, per la seconda volta in tempi ravvicinati, l’opportunità di scegliere se e come dare un futuro al MoVimento 5 Stelle in Europa.” Scrive Grillo nel suo Blog.
“Come sempre accade, a metà di una legislatura (dopo due anni e mezzo dall’inizio della stessa) si aprono i negoziati tra gruppi politici. Anche noi ne abbiamo valutati alcuni e tra quelli che ci interessavano, gli unici ad aprire il dialogo con noi sono stati gli eurodeputati di ALDE (Alliance of Liberals and Democrats of Europe). Abbiamo fatto un tentativo di dialogo anche con il gruppo dei VERDI, che ha rifiutato la nostra richiesta di confronto. Ci è stato comunicato che un eventuale ingresso del MoVimento 5 Stelle nel gruppo dei VERDI avrebbe infatti “sbilanciato” gli equilibri del gruppo stesso.”
Poi annuncia le “condizioni”:
“Le condizioni politiche alla base dei negoziati con ALDE sono molto chiare:
– condivisione dei valori di democrazia diretta, trasparenza, libertà, onestà;
– totale e indiscutibile autonomia di voto;
– partecipazione dei cittadini nella vita politica delle Istituzioni europee;
– schieramento compatto nelle battaglie comuni come la semplificazione dell’apparato burocratico europeo, la risoluzione dell’emergenza immigrazione con un sistema di ricollocamento permanente, la promozione della green economy e lo sviluppo del settore digitale e tecnologico con maggiori possibilità occupazionali.”
A meno di un link che porta alla pagina Wikipedia in italiano del gruppo proposto, non dice, però, cosa è il gruppo ALDE. Quali siano in realtà gli atteggiamenti, le proposte e le politiche dei partiti europei del gruppo ALDE. Ciò in un movimento che più volte, tra i propri militanti-social ed elettori periferici, sembra dimostrare di conoscere poco l’Europa, se non negli slogan anti-Euro, anti-EU e pro-Putin sbandierati a destra e a manca dai “social” grillini e dai suoi maggiori esponenti, soprattutto negli ultimi mesi.
Va detto che ALDE nel Parlamento europeo non è forte in termini di numeri. Ma lo è in termini di storici partiti liberali e soprattutto nell’ambito del forte sostegno all’UE, sia pure con l’intento di riformarla. Con l’entrata del M5S, ALDE avrebbe effettivamente molta più consistenza numerica, sbilanciandosi però a causa di una forte componente, appunto, degli europarlamentari di Grillo.
E qui vengono alcuni nodi al pettine. ALDE al momento è infatti composto da partiti storici della destra moderata e liberale, si potrebbe dire “la migliore destra”, quella realmente democratica, soprattutto nelle componenti dei partiti ALDE delle nazioni più grandi, a partire da Francia, Germania e Gran Bretagna.
I partiti di ALDE delle tre nazioni più importanti in UE, fatto salvo se possibile la Gran Bretagna se e in quanto la Brexit si farà effettivamente, sono infatti fortemente pro UE e, giustamente, per una riforma della UE. Ma una riforma che ha basi storiche, ideologiche, politiche, che appaiono profondamente diverse da quelle dei Cinque Stelle.
Partendo proprio dalla Gran Bretagna, basti pensare che il partito dei Liberali britannico, che è nel gruppo ALDE, oltre ad avere una grande storia e quindi un grande carisma anche se oggi è un piccolo partito in termini numerici, ha come cavallo di battaglia il ri-proponimento del Referendum sulla Brexit. Cioè l’idea di cancellare la Brexit e rientrare in Europa. Come si concilia questa posizione con il plauso di Grillo alla Brexit? Mistero.
Per quanto riguarda la Francia, nel gruppo ALDE c’è il Mouvement démocrate di François Bayrou. Praticamente l’ala centrista del centro-destra francese, fortemente pro UE. I tedeschi nell’ALDE, sono anche loro il partito liberale, ultimamente in discesa, ma comunque molto impegnato nella difesa dell’idea di un’Europa unita e ben salda nell’UE.
Per quanto riguarda l’Italia, in ALDE ci sono piccole formazioni, tra le quali i radicali, l’ex-Margherita (poi confluita nel PD), l’Italia dei Valori e altra poca roba, dal punto di vista dei numeri s’intende, non degli uomini e le donne e delle idee.
Ma la cosa più importante è la politica dell’ALDE. Diametralmente opposta a quella perseguita, per lo meno a parole e tweet, dal Movimento Cinque Stelle. In twitter, ad esempio, ALDE si presenta così:
“We are the pro – European political group in the European Parliament fighting for your freedom, stronger civil rights while securing economic growth and jobs.” In italiano sarebbe: “Siamo il gruppo pro-Europa nel Parlamento Europeo, che lotta per la tua libertà, diritti civili più forti, e per assicurare sviluppo economico e posti di lavoro”.
In due sole righe, ALDE, sembra praticamente anti-grillino in tutto e per tutto. Ma non basta. Soprattutto per quanto riguarda il progressivo avvicinamento dei Cinque Stelle all’area “putiniana”, c’è una completa discrasia. O meglio, una distanza siderale. Basti pensare che il capo-gruppo dell’ALDE al Parlamento Europeo è il belga Guy Verhofstadt. Profondamente pro-EU e anti-Putin, Verhofstadt è stato iscritto nella lista nera del Cremlino nel 2015, cioè tra le personalità politiche europee che non possono entrare nella Federazione Russa.
Verhofstadt è uno dei più grandi politici europei, soprattutto nel difendere la libertà delle democrazie, a partire dalla libertà di stampa e d’opinione, ed ha anche criticato Tzipras per aver incontrato Putin. Insomma, ha una posizione profondamente diversa da quella del partito di Grillo su questioni internazionali. Più volte ha attaccato Salvini, soprattutto su questioni d’immigrazione, bufale, libertà di stampa e di diritti civili. Cioè le tematiche che sembrano anche quelle con Grillo e Salvini più vicini negli ultimi tempi.
Nello stesso link segnalato per ALDE da Grillo, che poi è la pagina Wikipedia in italiano di ALDE, si legge la piattaforma di ALDE: Programma per l’Europa:
“Il decalogo Programma per l’Europa: 1) Promuovere la pace, attraverso un’Unione nella tradizione federalista. 2) Fare dell’UE un attore globale, superando il divario tra la sua dimensione economica e politica. 3) Aprire e democratizzare l’Unione europea. 4) Garantire i diritti fondamentali di tutti i cittadini europei. 5) Promuovere l’istruzione a tutti i livelli. 6) Rafforzare la governance economica dopo l’introduzione dell’euro. 7) Eliminare le frodi e l’eccessiva burocrazia. 8) Fare dell’Europa il leader mondiale in materia di protezione ambientale. 9) Far sì che la globalizzazione funzioni per tutti. 19) Garantire appieno il riconoscimento e la valorizzazione del ruolo delle regioni europee.”
Ma basta fare un giro negli account twitter degli esponenti di ALDE per saperne molto di più. Si scopre, oltre a quanto scritto sopra, che molti partiti che compongono il gruppo ALDE sono fortemente pro-UE e fortemente anti-Putin.
Non c’è bisogno di andare oltre. È anche troppo palese che un’entrata del Movimento Cinque stelle in ALDE presuppone una svolta a 180 gradi di quasi tutte le proposte di Grillo, soprattutto nei confronti dell’Europa e per quanto riguarda la politica estera. Ma, questo, non appare nel post di Grillo. Perché?
Lo sapremo nei prossimi giorni, o forse nelle prossime ore. Infatti, ammesso e non concesso che i militanti grillini decideranno di lasciare il gruppo Ukip per entrare in ALDE, cercando di realizzare la più stucchevole delle giravolte grilline, non è affatto detto che ALDE accetti. A meno che il Movimento Cinque Stelle cambi radicalmente le proprie proposte in campo di politica europea ed estera. E probabilmente molto altro.
I conti, infatti, non si possono fare senza l’oste.
Foto di Guy Verhofstadt tratta da Wikipedia. By Martin Kraft, CC BY-SA 3.0 de, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=31063997
Foto di Beppe Grillo tratta da Wikipedia. Di Giuseppe Favia – Flickr, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=40034283