di Gabriele Bonafede
Non ci si crede nemmeno alle parole snocciolate dal deputato Cinque stelle Manlio Di Stefano a proposito dell’immane tragedia di Aleppo. Il 16 dicembre, mentre si consuma una delle più mostruose tragedie del nostro secolo, il parlamentare del Movimento 5 Stelle, ha pubblicato sul suo blog e sulla sua pagina Facebook un post di una crudeltà senza pari, difendendo l’operato di Assad e il massacro di Aleppo una “liberazione”.
Da mesi Di Stefano difende a spada tratta un dittatore arrivato al potere per eredità alcuni decenni dopo il brutale colpo di stato del padre. Il parlamentare Cinque Stelle ha anche il coraggio di considerare la Siria di Assad una “democrazia” che si “autodetermina”. Evidentemente Di Stefano considera autodeterminazione quella di un popolo dominato per decenni con la forza bruta e la tortura di dittatori non eletti. Considera “liberazione” le operazioni militari che hanno ridotto in cenere interi quartieri di una città e distrutto un intero Paese. Plaude quindi a un efferato dittatore che si libera dell’opposizione con l’uso di bombe a grappolo, assedi medievali e gas nervini su popolazione civile, su donne e bambini. E propaganda, considerandola “liberazione”, la caccia all’uomo, le esecuzioni sommarie, i massacri perpetrati contro la popolazione inerme.
Prova, il parlamentare grillino, a ribaltare la realtà e a leggerla completamente sottosopra, dicendo che erano gli oppositori di Assad “ad assediare Aleppo”, quando quelli che morivano di fame per mesi erano i civili rimasti nella parte di Aleppo rimasta in mano ai ribelli. Bolla quali “fake” i filmati dove si vedono bambini macellati dalle bombe russe e del dittatore siriano, dimenticando però gli innumerevoli report di testimoni, di Medici Senza Frontiere, di Amnesty International, dell’ONU e di tante altre organizzazioni umanitarie.
Per costruire le sue tesi, Di Stefano si affida alle sole notizie di parte provenienti da organi d’informazione controllati dal Cremlino e da Assad. In certi passaggi del suo post ripete a pappagallo la propaganda di Mosca sulla questione, senza chiedersi se sia parte in causa nella vicenda, oppure se in Russia ci sia libertà di stampa.
Persino Gino Strada, una volta osannato dalla galassia grillina e già proposto quale Presidente della Repubblica, ha twittato “Fermate il massacro di Aleppo. Lasciate uscire i civili”, mentre questi sono intrappolati proprio dalle barbare milizie del dittatore siriano che Di Stefano considera invece “liberatori”. Di Stefano ignora anche Gino Strada.
Ma i Cinque Stelle non erano per i diritti umani? Quali sono i diritti umani che proteggerebbe Assad così sostenuto dal grillino Di Stefano tanto da considerarlo un “liberatore”? Dove sono le parole “onestà, onestà” dei Cinque Stelle se un parlamentare tra i più seguiti del movimento sostiene uno dei governi più corrotti e disumani del pianeta terra? Quali sono i veri valori dei Cinque Stelle dopo aver letto i post di Di Stefano?
La parola vergogna non basta.