di Gabriele Bonafede
Orrore in Siria, e a una scala sempre più larga e intensa. I bombardamenti russo-siriani hanno utilizzato anche la nave da guerra Kuznetsov per distruggere l’intera Aleppo est, Ibib e altre città e quartieri siriani non controllati dal regime di Assad. I bombardamenti sono molto intensi e forse colpiscono le fazioni armate, ma soprattutto uccidono i civili, distruggono ospedali e interi abitati, scuole, palazzi, mercati, chiese. E ancora una volta si tratta di bombardamenti in aree lontanissime da quelle controllate dall’Isis.
A Homs, i russo-siriani hanno utilizzato bombe incendiare, bruciando vivi i civili, compresi bambini. Raccapriccianti le immagini nei video circolati in rete. Il fuoco si propaga persino sulle pietre, facendo sospettare che si tratti di bombe al fosforo o con agenti chimici.
Secondo alcune stime, fino a qualche giorno fa sarebbero quasi 24000 i bambini uccisi dal regime di Assad sostenuto dalla Russia. Secondo le stesse stime, i russo-siriani avrebbero provocato oltre il 90% dei morti.
Con la nuova, brutale, offensiva, iniziata ieri dopo la telefonata tra Putin e Trump, il numero delle vittime civili è destinato purtroppo ad aumentare. In particolare, nelle ultime 24 ore sono stati colpiti altri tre ospedali dalle bombe russe e del regime. Lo confermano varie fonti, compreso il Syrian Observatory of Human Rights (Osservatorio Siriano dei Diritti Umani), il sito più autorevole e completo sulla situazione delle vittime civili in Siria.
La stessa fonte (su http://www.syriahr.com/en/?p=54747) rende noto che ha potuto documentare nella sola Aleppo la morte di 1002 civili dalla ripresa delle operazioni militari russo-siriane ad Aleppo, dovute a missili e bombe a barile. Tra questi 222 bambini e 89 donne.
Ma queste cifre si riferiscono solo alle vittime provocate dai soli attacchi aerei e nella sola Aleppo est, e solo riguardanti vittime documentate. Includendo anche le vittime dovute a cannoneggiamenti e bombardamenti anche in altre zone, i civili morti finora, e documentati dall’osservatorio, sarebbero 4600 dalla fine della tregua. E aumentano di ora in ora, perché i bombardamenti sono molto intensi e continuano.
Anche una chiesa sarebbe stata bombardata nella ”offensiva finale” di Assad e Putin in Siria. Si tratta precisamente della Chiesa di Sant’Elia ad Harasta (nella foto circolata su twtter), un quartiere di Damasco non controllato dal regime di Assad.
La notizia è stata rilanciata anche dal sito “Livemap”, che raccoglie le informazioni circolate sul net a proposito di guerre nel globo, localizzandole sulla mappa, per la Siria: http://syria.liveuamap.com/.
Nella mappa sulla Siria si può facilmente notare come i bombardamenti si siano intensificati enormemente nelle ultime ore.
Non ci sarebbero, al momento, reazioni internazionali a questo nuovo orrore. Che segna una ulteriore e spaventosa escalation per una guerra che ha già provocato oltre mezzo milione di morti e undici milioni di rifugiati.
Purtroppo la guerra è il male di ogni povertà umana. Bisogna contare anche i bambini e civiki uccisi dai ribelli. anche se la conta non serve a nulla. Tutti i civili sono in due fuochi e pagano con la vita