di Matteo Cazzulani
I campioni in carica, ancora imbattuti, vincono il derby di Belgrado con il Partizan e il Grande Classico con il Cibona Zagabria. Il Budućnost Podgorica cambia allenatore dopo la prima sconfitta stagionale, mentre crescono Cedevita e Krka Novo Mesto.
La Stella Rossa di Belgrado sta fissa in cima, con il carro Budućnost Podgorica che intralcia nel sassolino Karpoš Sokoli, ed il Cedevita Zagabria che ritrova il terzo posto trascinata da un nuovo Auriga: il vice allenatore Gianmarco Pozzecco. Questa è la situazione della Lega Adriatica, il campionato che raccoglie il meglio della pallacanestro della ex-Yugoslavia: fucina di talenti, provenienti da Serbia, Croazia, Slovenia, Bosnia-Herzegovina, Montenegro e Macedonia, finiti per arricchire il basket europeo e mondiale.
Leader indiscusso della Lega Adriatica sono i campioni in carica della Stella Rossa Belgrado, primi in solitaria con nove vittorie su nove partite, la migliore difesa ed il miglior attacco del campionato. Dopo una serie di vittorie con squadre di media-bassa classifica, i ragazzi di coach Dejan Radonjić hanno infilato una serie di risultati positivi “pesanti” con avversari di alto calibro, grazie ad un gioco molto interno capace di coniugare fisicità sotto canestro e velocità in transizione.
A suggellare la supremazia della Stella Rossa nel campionato è stato il derby di Belgrado vinto in casa col Partizan: un 83 a 72 secco maturato dopo una partita molto vivace, sia in campo con l’emozionante duello tra le due ali Luka Mitrović e Novica Veličković, sia sugli spalti della Aleksandar Nikolić Arena con la gara di cori tra due storiche tifoserie yugoslave quali i Delja biancorossi e i Grobari bianconeri.
Il derby di Belgrado è stato molto equilibrato. Il Partizan, famoso per un gioco decisamente perimetrale, è avanti dopo il primo quarto grazie alle triple del play bianconero Branislav Ratkovica e ad un antisportivo fischiato a Marko Gudurić della Stella Rossa. Dopo un altro fallo antisportivo fischiato contro, la Stella Rossa inizia la rimonta nella seconda frazione di gioco grazie a ripetuti giochi in post basso del centro Ognjen Kuzmić, mentre una tripla da sette metri a fil di sirena dell’ala grande Milko Bjelica sigla il vantaggio biancorosso.
Nel terzo quarto, la Stella Rossa si porta poi a quindici punti di vantaggio. Nell’ultima frazione di gioco, con una tripla della guardia Branko Lazić, la Stella Rossa spegne il tentativo di rimonta del Partizan, realizzato con ripetute triple della guardia Vanja Marinković.
Oltre al derby col Partizan, la Stella Rossa ha vinto, in trasferta, anche il Grande Classico col Cibona Zagabria: una partita portata a casa con ampio vantaggio nonostante la stanchezza dovuta ai continui impegni dei biancorossi in Eurolega.
Nella partita parte bene la Stella Rossa, con la precisione dal campo e l’abilità in pick and roll del play Stefan Jović, che porta i biancorossi a cinque punti di vantaggio a fine primo quarto. Il medesimo scenario si ripete nella seconda frazione di gioco, quando il gioco interno del Cibona continua a non dare i frutti sperati, mentre la Stella Rossa dilaga arrivando a venti lunghezze di vantaggio.
La musica cambia, di poco, nel terzo quarto, con il rientro dei padroni di casa a meno undici grazie a tiri buoni piazzati sia dal campo che dalla distanza. Tuttavia, nel quarto quarto il gioco fisico di Bjelica e le triple del play biancorosso Charles Jenkins vanificano il recupero del Cibona, iniziato con un gioco da tre della guardia Nebojša Joksimović e ripetute transizioni del play Paolo Marinelli. La Stella Rossa vince 70 a 91 e resta in testa alla classifica, lasciando il Cibona al quarto posto, con un solo punto di vantaggio sul Partizan.
Dietro alla Stella Rossa, in classifica resta il Budućnost Podgorica, capace di centrare, senza alcuna sconfitta, otto vittorie consecutive, tra cui quelle “di peso” con le già citate Partizan e Cibona.
Nel confronto con i bianconeri di coach Aleksandar Džikić, il Budućnost riesce ad espugnare la rumorosa Neo Beograd Sport Arena con un 61 a 64 maturato nelle battute finali di una partita iniziata, per la compagine di Podgorica, con una buona lettura di gioco, gioco in velocità, rimbalzi offensivi e palle rubate.
La partita si evolve in maniera decisiva nel terzo quarto, quando il Partizan recupera con il gioco in post basso di capitan Veličković per poi mettere la freccia con una tripla del play Franklin Robinson. Tuttavia, lo stesso Robinson commette una ingenuità su un tiro da tre del play del Budućnost Marcus Williams, che, alla fine dell’ultima frazione di gioco, permette alla squadra di coach Vlado Šćepanović di compiere il sorpasso definitivo con un gioco da quattro punti.
Più sicura è stata la vittoria del Budućnost in casa col Cibona: una partita, finita 95 a 79 per i padroni di casa, che ha visto il confronto tra due ex-giocatori della Fortitudo Bologna quali Vlado Šćepanović e Damir Mulaomerović. Parte bene la compagine di Podgorica, con giocate da tre punti, penetrazioni in velocità e punti costruiti sull’asse play-centro, costituito da Marcus Williams e Shawn James.
Buona, tuttavia, è la risposta del Cibona, che si mantiene a contatto grazie al gioco fisico sotto canestro del centro Ante Žižić fino ad arrivare al vantaggio momentaneo con una tripla di Joksimović. A porre rimedio al rientro dei ragazzi di coach Mulaomerović è, ancora una volta, l’asse Williams-James, che disorienta la difesa del Cibona e mette in cassaforte la vittoria per il Budućnost.
Nonostante le convincenti prove di forza, il Budućnost, dopo le prime otto vittorie, è caduto in trasferta con il Karpoš Sokoli, formazione di Skopje che, fino ad allora, non aveva ancora vinto una partita: un risultato amaro che ha portato alle dimissioni, a sorpresa, di coach Šćepanović, subito sostituito dal greco Ilias Zouros.
Pozzecco trascina il Cedevita
Se un coach si è perso a Podgorica, un altro si è trovato a Zagabria sponda Cedevita, dove un’altra conoscenza del campionato italiano e della Fortitudo Bologna, Gianmarco Pozzecco, ha guidato la sua squadra ad una improbabile vittoria in trasferta in casa del Partizan, lanciando gli arancioni al terzo posto, con sei vittorie e tre sconfitte.
La partita, finita 87 a 97 per gli ospiti, ha visto il Partizan partire bene con Ratkovica, bravo a trovare soluzioni dove i compagni di squadra faticano e, così, a garantire ai bianconeri un vantaggio di due punti a fine primo quarto. Poi, capitan Veličković realizza un parziale di 6 a 0 all’inizio della seconda frazione di gioco, quando gli arbitri espellono, per proteste, il coach del Cedevita, Veljko Mršić.
Paradossalmente, questo fatto cambia la partita dando energia alla compagine di Zagabria che, guidata dagli sproni vivaci dell’Assistant Coach Pozzecco, riduce lo svantaggio a due sole lunghezze grazie ad una tripla dell’ala Luka Babić. Nel terzo quarto, un Cedevita ancor più determinato rilascia una pioggia di triple firmate dal play Ra’shad James, ed un gioco in transizione che porta gli ospiti in vantaggio di undici punti.
Il Partizan reagisce nel quarto quarto con il solito Ratkovica che, a furia di triple, riduce il vantaggio Cedevita a soli quattro punti, prima che l’altro play degli arancioni di Zagabria, Pierre De Shawn Jackson, fissi il risultato sul più otto finale. Il Cedevita strappa al Partizan la zona playoff, supera i rivali cittadini del Cibona al terzo posto, e Pozzecco esce tra gli applausi del pubblico del Partizan.
Alle spalle delle prime squadre, degna di nota è la prestazione del Krka Novo Mesto, formazione slovena capace di piazzare quattro vittorie consecutive dopo un avvio traballante, tra cui una vittoria in casa del Cedevita.
A rendere possibile l’ascesa del Krka, ora sesta in classifica con cinque vittorie e tre sconfitte, è un gioco costruito sul doppio play Matic Rebec-Ronald Lee Curry, la guardia Sandi Čebular e il centro Marko Luković: tutti dotati di una notevole precisione nel tiro da tre che ha permesso al Krka di stendere, dopo il Cedevita, il Zadar, l’MTS Skopje e il Mega Leks.