Un exploit eccezionale: a conti fatti sono stati quasi trentamila visitatori a Palermo, quali partecipanti al primo weekend de Le Vie dei Tesori, il festival che apre nei weekend di ottobre oltre novanta luoghi in città e dintorni. Un consenso enorme, con file e file di appassionati dinanzi a monumenti, cappelle, ville e villini, oratori, bagni ebraici e tanto altro. Moltissimi i turisti e tanti i palermitani che si riappropriano dellamemoria della città. Tra i luoghi più gettonati, i villini Liberty, il rifugio antiaereo, le ville nobiliari dai soffitti affrescati come Villa Pottinoe Palazzo Zingone-Trabia.
Venerdì 7 ottobre, comincia il secondo weekend con nuovi luoghi che si aggiungono, mentre proseguono le prenotazioni per le passeggiate urbane e naturalistiche condotte da storici, botanici, giornalisti e quelle per le attività per bambini che questa domenica avranno sette siti “a loro misura”, visto che ai luoghi Kids si aggiunge l’Archivio di Stato, sede Catena. Due gli eventi di domani: un incontro sulla mafia con Enrico Deaglio alle 17 allo Steri, e alle 18.30 il primo degli incontri-degustazione al San Lorenzo Mercato dedicato ai frutti tropicali. Mentre sul Cassaro parte il Village de Le Vie dei Tesori, con artigiani, estemporanee di arte, spettacoli del fuoco. Main sponsor, Il Gioco Del Lotto che domenica permetterà di aprire gratuitamente il primo dei cinque luoghi corrispondenti ai numeri estratti sulla ruota di Palermo: si tratta di Palazzo Asmundo, gioiello settecentesco rivestito da stucchi e affreschi, proprio di fronte alla Cattedrale. Si entrerà gratis domenica dalle 10 alle 16,30.
“Dietro la mafia” con . Il primo incontro del festival: un incontro con il giornalista e scrittore torinese – ma ormai trapiantato negli States – Enrico Deaglio, (venerdì 7 ottobre) alle 17 allo Steri. Deaglio da sempre si occupa di politica, da molti anni di Sicilia, portando alla luce le connivenze tra Cosa Nostra e poteri forti. Allo Steri – affiancato dal giornalista palermitano Riccardo Lo Verso – parlerà di mafia e antimafia, e dei paradossi dell’una e dell’altra. Dai misteri della caccia infruttuosa a superlatitanti nascosti dietro l’angolo ai conti milionari dei boss, sempre più legati all’alta finanza.
Il Village. Nelle zone pedonali del centro storico “Le Vie dei Tesori Village”, parte un villaggio che intende valorizzare le eccellenze dell’artigianato e del gusto, in collaborazione con l’assessorato alle Attività produttive del Comune. Da domani in corso Vittorio Emanuele e da giorno 10 in via Maqueda, i box ecologici ospiteranno artigiani del legno, del cuoio, della ceramica, e i corner di assaggi di qualità. Ma anche mostre, estemporanee di pittura, laboratori per adulti e per bambini, improvvisazioni teatrali, spettacoli del fuoco.
Gli incontri-degustazione. In collaborazione con San Lorenzo Mercato e con il corso di laurea in Scienze e tecnologie agro-alimentari dell’Università di Palermo, domani, venerdì 7 ottobre alle 18.30, si terrà il primo di quattro incontri-degustazione al San Lorenzo Mercato intitolati “Le Vie dei Sapori”. Protagonista sarà il mango prodotto dall’azienda Cupitur di Caronia. Sarà il titolare Pietro Cuccio a raccontare la storia straordinaria della sua produzione, un racconto unico, già inserito da Expo Milano 2016 nel documentario “Hungry and Foolish” diffuso a livello internazionale con alcune storie di agricoltori illuminati da diverse parti del mondo. Lo stesso documentario verrà proiettato al Mercato e se ne parlerà anche con Vittorio Farina, ricercatore universitario di Agraria. Al termine dell’incontro sarà lo chef Giovanni D’Anna a preparare un piatto originale: straccetti di vitello al mango su letto di rucola al profumo di aceto balsamico, che sarà possibile assaggiare gratuitamente al termine della dimostrazione.
La Cappella della Soledad, il palazzo delle Poste e Palazzo Petyx. I luoghi sono veramente tanti, ognuno può scegliere il percorso più in linea con i suoi gusti e la sua curiosità; questo weekend si aggiunge alla lunga lista la Real Cappella della Soledad, in piazza della Vittoria (a pochi passi dalla Villa Romana, anch’essa visitabile), aperta dalle 9 alle 12,30; costruita a fine ‘500 nella chiesa di San Demetrio della SS.Trinità; ampliata nel ‘600 e rifinita nel ‘700, appartiene al clero spagnolo. I bombardamenti del ‘43 distrussero la chiesa di San Demetrio ma la cappella, pur danneggiata, restò in piedi e nel 1957 fu restaurata a spese del Regno di Spagna che inviò l’immagine della Madonna della Soledad, visibile sull’altare. Apre (solo venerdì dalle 9 alle 16) ilPalazzo delle Poste (via Roma), gigante progettato dall’architetto bolognese Angiolo Mazzoni nei primi anni ‘20.
La facciata in marmo di Billiemi, con dieci colonne e due fontane laterali, aveva sulla destra un fascio littorio alto quanto l’intero edificio, che venne rimosso alla caduta del regime. All’interno, vere scoperte: la scala elicoidale porta ai piani superiori dove si scoprono quadri di Tato e affreschi di Benedetta Cappa, moglie di Filippo Tommaso Marinetti, cinque pannelli sulle comunicazioni terrestri, marine, aeree, telegrafiche, radiofoniche; sculture di Corrado Vigni e Manlio Giardizzo, arredi d’epoca di Brunas e Paolo Bevilacqua realizzati dai Cantieri Ducrot. Apre i battenti anche Palazzo Petyx (via Enrico Albanese), che completa l’itinerario liberty; il palazzo è oggi sede della banca Popolare Sant’Angelo che ne ha curato l’imponente restauro che ha fatto tornare alla luce meravigliose vetrate piombate, pavimenti di pregiata ceramica, stucchi rococò, suggestioni veneziane dei cassonati verde e oro, che vollero nel 1906 i Dagnino, la storica famiglia di pasticceri palermitani che acquistarono l’ex fabbrica di mobili con più di sessanta operai. Il palazzo aprirà sabato e domenica dalle 10 alle 18,30, e ospita la mostra di capolavori “Artisti siciliani tra ‘800 e ‘900” con opere di Guttuso, Caruso, Guccione e Morici.
Restano aperti i tre villini disegnati dai Basile, Villino Florio all’Olivuzza, Villino Favaloro e Villino Ida (venerdì e sabato dalle 10 alle 17,30, la domenica fino alle 13,30); le residenze ottocentesche Palazzo De Gregorio, (venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 17,30); Palazzo Zingone Trabia, (sabato e domenica dalle 10 alle 17,30); e Villa Pottino, angolo verde inaspettato in città, sfuggito miracolosamente al “sacco di Palermo”. E visto che siamo in tema “verde”, ecco le piante rare, succulente e plumelie dei nobili giardini di Palazzo Reale (ogni venerdì e sabato dalle 9 alle 16, domenica dalle 9 alle 12, ma nello stesso palazzo, sotto la sontuosa Cappella Palatina, non si deve perdere la delicata chiesa inferiore), o le piante esotiche di Villa Whitaker(soltanto la domenica). Si potrà sempre scendere nel rifugio antiaereo della Seconda guerra mondiale sotto piazza Pretoria (tutti i weekend, dalle 10 alle 17,30), oppure scoprire che Palermo possiede musei di valore: dal Museo del Risorgimento appena riaperto (tutti i weekend, dalle 9 alle 12,30); all’archeologico Museo Salinas restaurato da poche settimane (nei weekend, dalle 10 alle 17,30).
I coupon e la app per le visite. Sul sito www.leviedeitesori.it si acquistano facilmente i coupon per le visite guidate.
Per gli “allergici alla tecnologia” sono stati istituiti otto centri dove è possibile trovare i coupon cartacei:Cappella dei Falegnami, cortile dell’ex facoltà di Giurisprudenza, via Maqueda; Oratorio del SS Salvatore, corso Vittorio Emanuele; Teatro Politeama; Chiesa del Piliere (di fronte a Palazzo Branciforte); Oratorio di San Lorenzo, via Immacolatella (vicino piazza San Francesco d’Assisi); Oratorio di San Mercurio, cortile San Giovanni degli Eremiti 2; Villa Pottino, via Notarbartolo; Centro informazioni del Festival, via Emerico Amari, 38 (aperto ogni giorno dalle 10 alle 18).
Nei luoghi sarà possibile trovare soltanto i biglietti cartacei validi per una visita singola. È attivo ogni giorno dalle 10 alle 18 il centro informazioni al 091.8420062. Un’app scaricabile gratuitamente, in inglese e francese. All’ingresso di ciascuno dei 90 luoghi si potrà, grazie a un QR code, ricevere le descrizioni dei siti.
Foto in copertina e nel testo di Igor Petyx.