di Gabriele Bonafede
Un’altra partita ha portato davanti al mondo una Russia oscena, non solo nel comportamento dei tifosi ma anche nel livello qualitativo della squadra. Umiliata anche dalla piccola Slovacchia che la batte per 2-1 a Lille, il primo gol subito dalla Russia (nella foto) è un capolavoro d’insipienza difensiva: ben due difensori mandati a sedere con una sola finta e un altro che correva nel campo là vicino in tutt’altre faccende affaccendato. Una difesa appunto oscena, da serie C.
Ma fosse solo questo, lo sport è dopotutto un gioco. Purtroppo, la Russia è ormai considerata da molti media, soprattutto inglesi, come “la vergogna di questo torneo”.
È inutile girarci intorno: a norma di regolamento andava sanzionata con la squalifica. Immediata. Anche perché, era recidiva. Nel 2012, in occasione degli europei in Polonia e Ucraina, teppisti russi di matrice nazista, e quindi razzista e xenofoba, avevano abbondamente superato il limite.
Già allora i russi furono graziati con una mancata squalifica. Dal 2012 a oggi, nella federazione calcistica russa e, sotto gli occhi di tutti in tutte le federazioni sportive russe, si è assistito al peggio. Rivaleggiato solo dagli scandali della Uefa e della Fifa. In Russia abbiamo visto atleti dopati, sostegno agli hooligans neonazisti, incoraggiamento di un clima di xenofobia e razzismo in tutti i settori della vita sociale e soprattutto sportiva. E ancora, scorribande di criminali razzisti in partite di club in giro per l’Europa, in un vortice di vergogna senza fine. La pessima figura della Russia nell’Euro 2016 è solo la logica conclusione di questa ignobile storia.
Basti pensare che ai vertici delle associazioni e federazione calcistica russa siedono personaggi, come Alexander Shprygin (nella foto, leader dell’associazione ufficiale dei tifosi russi), che non nascondono le loro idee razziste e xenofobe e sono stati visti più volte fare il saluto nazista (e altro). Non stupisce quindi, ad esempio, che Igor Lebedev, che siede nella commissione esecutiva della federazione-calcio russa (la nostra FIGC) e che è anche vicepresidente del parlamento russo, abbia dichiarato (su twitter) dopo gli atti criminali dei russi a Marsiglia: “Ben fatto continuate così”. Evidentemente, in Russia l’hooliganismo, la xenofobia, il razzismo, la violenza nel calcio, sono incoraggiati dagli stessi vertici della federazione calcistica e da politici di primo piano nel Paese. Per fortuna, alcuni politici russi si sono lamentati di queste dichiarazioni e hanno preso le distanze. Ma tant’è.
A norma di regolamento, (link in fondo all’articolo) la Russia andava dunque squalificata ben prima che iniziasse la fase finale del torneo: per evidenti discrepanze tra i valori del calcio e dello sport e quelli dei lugubri personaggi che lo gestiscono a Mosca. Con l’aggravante di evidenti storie di razzismo da parte non solo dei vertici ma di tutto il calcio russo, dove poi gli hooligans ben organizzati e allenati a compiere atti criminali non sono che la logica espressione dentro lo stadio come fuori.
Inoltre, come tutti sappiamo, nel corso delle qualificazioni, la Croazia è stata punita (giustamente) con un punto di penalizzazione per molto meno. Molto più gravi sono gli episodi di violenze organizzate xenofobe contro inermi famigliole che si sono verificate persino dentro il Velodromo di Marsiglia, sotto gli occhi del mondo, aggiungendo ulteriore vergogna per la Russia. La cosa grave è che in moltissimi, in Russia e forse anche in Italia, non se ne rendono neppure conto, drogati come sono da una propaganda di regime molto violenta e falsificatrice della realtà.
Dopo i raccapriccianti video di persone a terra prese a calci in testa dai criminali russi, e dopo le minimizzazioni e persino l’incitamento a compiere altri crimini, la sola multa di 150.000 Euro inflitta dalla Uefa alla federazione calcistica russa ha del ridicolo. Del colposo ridicolo.
Anche perché era ovvio che alla partita successiva, per giunta giocata a soli 40 km da quella dell’Inghilterra, ci sarebbe stato il resto. E il resto c’è stato: Lille nella giornata di ieri è stata oggetto di scorribande di questi criminali a piede libero, di questa feccia incoraggiata dagli stessi capi del calcio russo. Ed era solo la vigilia. Durante la partita, al momento del gol, la teppaglia russa ha acceso e lanciato pericolosi fumogeni fregandosene delle eventuali sanzioni.
Adesso, se la Uefa ha una faccia, andrebbe quindi squalificata perché a norma di regolamento questo tipo di “espressioni” dentro lo stadio sono da sanzione, soprattutto dopo i numerosi richiami e l’”avvertimento” del dopo Russia-Inghilterra.
Andrebbero messi in discussione anche i Mondiali del 2018 in Russia. Vedendo le immagini di questi giorni è pura follia organizzarli là. A meno che il calcio europeo non vaglia fare karakiri e diventare un campo di violenza senza alcun costrutto.
Alcuni link di riferimento
https://www.theguardian.com/football/2016/jun/13/russia-officials-fan-violence-marseille-england
Regolamenti:
http://www.figc.it/other/04-06-2013_allegato_DOC008.PDF