di Maria Luce Schillaci
Parte dalla città umbra Terni un nuovo progetto che sembra destinato ad espandersi a livello nazionale. Si chiama “Luce per Terni”. È una nuova associazione che vuole dare voce ai cittadini ternani, a tutti indistintamente, e in modo particolare ai più deboli, ai più indifesi.
La presidente è Erika Lucci: “Sono di Terni – spiega – sono nata il 13 febbraio del 1995, diplomata in lingue. Tra le mie varie passioni c’è la moda e sto scrivendo il mio primo libro autobiografico. Mi è stato insegnato ad ascoltare e ad aiutare il prossimo, portando avanti ideali come la libertà e il coraggio e vorrei trasformare la collera e il dolore in qualcosa di costruttivo e positivo per gli altri, cercando di costruire condizioni di vita migliori per i cittadini”.
Giovane, dunque, ma già con le idee ben precise in testa: “L’obiettivo di questa associazione- dice Erika – è quello di aiutare i cittadini ternani a sentirsi meno soli e soprattutto creare un punto di riferimento per dare loro voce contro gli abusi e le disfunzioni della società, della burocrazia, della mala politica. Vorremmo una città diversa, migliore e più vivibile. Partiamo dal secondo capoluogo dell’Umbria, ma l’intenzione è più quella di intrecciare contatti e scambi con analoghe iniziative esistenti sull’intero territorio nazionale. Siamo una nuova associazione popolare, che promuove partecipazione, solidarietà̀ ed emancipazione culturale. Intendiamo creare una rete di spazi aperti, liberi e laici in cui donne e uomini di ogni età ed estrazione sociale si incontrino, condividendo relazioni umane e interessi collettivi per il bene delle proprie realtà urbane”.
Luce accesa su Terni, dunque, ma non solo, per città più a misura d’uomo: “Ho voluto dedicare questo progetto ormai realtà alla memoria di mio nonno Sandro – afferma Erika- purtroppo è deceduto dopo una brutta caduta, è inciampato in una delle tante buche sulle strade della città e non è riuscito a superare le complicazioni, per lui, per tutti coloro che sono indifesi davanti ai cavilli della burocrazia, ora c’è “Luce per Terni”, siamo pronti per lavorare dalla parte dei cittadini “.
La neo associazione raccoglie già un centinaio di persone impegnate sia su un piano culturale e sociale, sia ricreativo e sportivo e, dunque, con un’aspirazione politica “nel senso più nobile della parola – precisa la Lucci – ispirandosi agli ideali e ai valori di libertà e democrazia”.
Dalla sanità alla cultura, dalla pubblica sicurezza allo sport, dall’ambiente al turismo, gli argomenti in ballo saranno tanti alla portata di tutti indipendentemente dai colori politici di appartenenza e dall’età: “Promuoviamo l’agire associativo come laboratorio di idee, di educazione permanente, di trasformazione sociale e di iniziative per rafforzare i legami sociali, la cultura del bene comune, la partecipazione grazie alla quotidiana azione delle nostre azioni”.
Il logo scelto dall’associazione è l’immagine della Lancia di Luce, l’obelisco realizzato a Terni da Arnaldo Pomodoro: “Sì- aggiunge Erika – perché L’obelisco di Pomodoro rappresenta in pieno il nostro slogan Ridare una nuova luce a Terni. Noi siamo pronti, abbiamo già in programma due eventi – continua – uno si svolgerà nel mese di settembre e affronterà il tema della sicurezza. L’altro sarà nel mese di dicembre in cui si parlerà di malattie rare e medicine non convenzionali, collegandosi alla manifestazione di Telethon.” Oltre a Erika sono soci fondatori anche Maria Cristina Lucci, Maria Annibali, Maria Pia Salvaterra, Maria Claudia Girolami, Federico Bruni e Manlio Neri. “Per noi -afferma Erika – associazionismo significa aiutare la gente, sempre nel migliore dei modi, e vogliamo arrivare a farci conoscere a livello nazionale per incrementare le persone impegnate a diffondere le nostre idee ovunque nel miglior modo possibile”.
Tra i soci fondatori c’è anche Manlio Neri, dirigente a Hong Kong e figlio di Stefano Neri, presidente di Confindustria Terni e noto imprenditore. “Chiunque voglia delle informazioni – conclude Erika Lucci – può collegarsi alla pagina Facebook “Luce per Terni”.