di Gabriele Bonafede
Ecco due filmati amatoriali, finora inediti, sulla vittoria del Palermo contro la Sampdoria nel match del primo maggio 2016. Ambedue sono ripresi dalla curva sud dello stadio Barbera semivuoto. Nel primo, il gol che spiana definitivamente la strada al successo dei rosa all’85° minuto di gioco.
Morganella lancia Vazquez in area che dribbla il portiere doriano Viviani in uscita e poi fa partire un bel traversone rasoterra verso Gilardino pronto all’appuntamento. Intervengono due difensori doriani, Cassani e Kristicic, che evitano l’intervento del centravanti rosanero, forse con un fallo, ma finiscono per mandare la palla in rete.
Entusiasmo alle stelle tra le poche migliaia di abbonati al Barbera, perché è 2-0 a pochi minuti dal fischio finale. Il gol è erroneamente attribuito dallo speaker a Gilardino: si tratta in realtà di un autogol del doriano Kristicic, incolpevole perché la palla gli rimbalza sui piedi.
Nel secondo filmato, un’azione del Palermo in area doriana, con il risultato già sul 2-0. Dopo tre colpi di testa consecutivi, c’è un intervento che a nostro avviso potrebbe essere sanzionato con un penalty e almeno un cartellino giallo. Infatti, nell’azione Quaison non si ritrova in vantaggio sulla palla ma interviene un difensore blucerchiato con braccio largo e troppa energia. A giudicare dal movimento del braccio e la dinamica della caduta di Quaison potrebbe essere una gomitata. In questo caso, oltre al rigore andava sanzionato il difensore con un rosso diretto.
L’azione fallosa è visibile solo da questa angolazione, ma l’arbitro è ben piazzato. Dunque non si capisce perché non assegni il penalty a favore del Palermo e fischi invece un improbabile fallo allo stesso Quaison.
Sono numerosi i casi di azioni dubbie con rigori non assegnati al Palermo in questa stagione. Finora ne è stato concesso solo uno, in Palermo-Atalanta, per un evidente fallo di mano. Numerosi invece i penalty concessi agli avversari dei rosanero per falli molto meno evidenti e a volte inesistenti. Quando si dice: due pesi e due misure.