di Gabriele Bonafede
Vi ricordate quando Gilardino non era molto amato dal pubblico palermitano? I tifosi rosanero non lo sopportavano. Fu così per anni. Poi l’ingaggio della scorsa estate nel Palermo, in uno dei tanti momenti “particolari” del club presieduto da Zamparini.
E molti rimasero un poco perplessi. Eppure, fin da subito, l’Alberto del violino ha dimostrato un impegno che andava aldilà dell’aspetto puramente professionale. Partite giocate con furbizia e fiuto del gol, com’è nella sua cifra, ma anche con una dedizione particolare, ben visibile sul campo, anche nelle prime partite affrontate in una condizione che non era al meglio.
In questo Palermo in difficoltà, oggi, è lui il capocannoniere con otto reti, pur non avendo giocato molte partite. Oltre alla grande professionalità, abbiamo visto in campo ciò che vorremmo sempre vedere nell’atteggiamento dei giocatori: sudare la maglia fino all’ultimo, giocare per la squadra, esserci.
In qualche modo, in questo calcio che va a rotoli e non solo a Palermo, ma in tutta Italia, Gilardino è un esempio di professionalità e attaccamento ai colori e alla città nella quale gioca.
Ha adottato Palermo e dimostra di esserci. E non solo nel campo: si dimostra solidale anche con i lavoratori di Amaviva, unendosi ad altri personaggi conosciuti, nello spettacolo e nello sport, che hanno messo sui social la propria fotografia con l’hashtag #iosonoalmaviva.
Quella di Almaviva è una vertenza fondamentalmente palermitana. Sono infatti 1670 i lavoratori a rischio licenziamento nella sola Palermo, in un totale di 3000 in tutta Italia, dei quali 900 a Roma.
Si tratta di un duro colpo all’economia della città che avrebbe effetti che vanno ben aldilà delle famiglie coinvolte direttamente: l’impatto negativo di un licenziamento di massa di queste proporzioni, a Palermo, sarebbe molto forte, purtroppo.
Gilardino non è il solo tesserato del Palermo a sostenere i lavoratori di Almaviva. Ci sono anche l’allenatore Walter Novellino e il portiere e capitano dei rosa, Stefano Sorrentino.
Adesso al Barbera arriva la Lazio, una squadra di Roma, città anch’essa impegnata nella vertenza Almaviva.
Esporre uno striscione con su scritto #siamotuttialmaviva sarebbe un segnale di sostegno visibile in tutta Italia.