di Gabriele Bonafede
Qui non tacerò il caso della crudele esonerazione e le ottime imprese, se una posterità potrà portare fede a sì grande azione né certamente te, giovane degno di ricordo. Egli ritraendo il piede, incapace e quasi legato, si ritirava e strappava dalla palla l’area nemica.
Il giovane si slanciò e si unì al cuoio, e andò sotto con la punta di Zamparenea che s’alzava con la testa e sferrava il colpo e contrastandolo lo trattenne; i compagni accompagnano con grande grido, mentre il calciatore protetto dallo scudo del portiere se n’andava, lanciano tiri e da lontano disturbano l’avversario coi calcioni.
Furoreggia Zamparenea e si tiene coperto. Come quando i nembi precipitano, rovesciatasi la grandine, ogni aratore scappa dalle piane ed ogni agricoltore, ed il viandante si nasconde in campo sicuro o sotto le coperture di una tribuna o la volta di alta curva, mentre sulle terre piove, per potere, ritornato il sole, continuar la giornata: così Zamparenea, coperto ovunque di cori, sostiene la nube di calcio, fin che tutto si plachi, e sgrida Iachino e minaccia Iachino: Dove corri ad allenare e osi cose maggiori delle forze? Inganna te incauto il tuo amore.
Non di meno quello pazzo s’agita, e maggiormente crescono le ire al capo friulano, ma le Parche raccolgono gli ultimi fili per Iachino. Zamparenea estrae la forte voce e tutta la nasconde in pieno sul giovane; la punta trapassò anche il modulo, armi leggere del temerario, e la difesa che la madre aveva intessuto con tenero oro (ne) riempì l’orlo l’esonero; poi l’allenatore mesto scappò nell’aria verso il viaggio ed abbandonò Palermo.
Ma come vide l’aspetto ed il volto del partente, il volto pallido in forme straordinarie, la Curvanordiade gemette commiserando profondamente e tese la destra, e il pensiero dell’amore paterno gli toccò il cuore.
Che cosa adesso, misero ragazzo, per questi eroismi, che cosa darà il pio Zamparenea (a te) degno di così grande carattere?
Abbi la tua squadra, di cui eri fiero; e ti affido ai mani dei tifosi ed alla cenere, se vale tale cura. Tuttavia tu infelice consolerai la misera esonerazione: cadi per la destra del grande Zamparenea.
Rimprovera poi i compagni esitanti e lo solleva proprio da terra mentre deturpava col vocione i cappellini bene pettinati.