
di Viviana Di Lorenzo
L’88esima edizione degli Oscar si è tenuta stanotte (ora italiana) ed è iniziata con l’ingresso degli attori più famosi di Hollywood, sul red carpet ma non è mancata qualche critica e protesta, soprattutto per la mancanza di attori di colore tra i candidati. La premiazione è stata però presentata dall’attore nero Chris Rock, che ha “giocato” tutta la sera sull’argomento esordendo con un “Benvenuti al White People Choice Award”. Già quando sono uscite le nomination alcuni attori e registi hanno aperto la polemica e l’Accademia ha risposto affermando di provvedere al cambiamento del sistema di scelta dei candidati, che comprenderà attori di tutte le sfaccettature.

A parte la polemica, la notte degli Oscar ha visto trionfare il compositore e maestro 87enne Ennio Morricone, per la colonna sonora del film di Quentin Tarantino, “The hateful eight”. Morricore ha commosso la platea che si è alzata in piedi, per i suoi ringraziamenti al regista, senza il quale con il film che lo ha ispirato, non avrebbe potuto vincere il premio e per la dedica alla moglie Maria. Morricone era stato già acclamato alla cerimonia per la stella sulla Walk of Fame che porta il suo nome e ora ha visto finalmente il trionfo dopo anni di nomination per film come “I giorni del cielo”, “Mission”, “Gli intoccabili”, “Bugsy” e “Malena”.
L’altro protagonista e vincitore della serata è stato Leonardo Di Caprio, che finalmente ha ritirato la statuetta come Miglior attore protagonista per il film “The revenant”.
Di Caprio sembrava vittima di una ingiusta sfortuna che lo ha fatto diventare, negli anni passati, “l’incompreso” degli Oscar, sempre ingiustamente scavalcato e a volte non valorizzato dall’Accademia per molti altri film, come “The wolf of Wall Street”, tanto che sui social network girano da anni vignette satiriche sull’argomento. Ma ieri finalmente ha ottenuto il premio tanto desiderato, scontrandosi con l’altro grande attore che molti davano per favorito, Eddie Redmayne candidato con “The Danish girl”.
Di Caprio ha ringraziato e lanciato un messaggio importante: “Non diamo per scontato il pianeta”, l’attore infatti ha a cuore il benessere della Terra, per la quale qualche settimana fa ha incontrato Papa Francesco. Proprio a lui si è rivolto il produttore del film “Spotlight”, Michael Sugar quando ha ritirato il premio come miglior film, a proposito dei preti pedofili affermando: “Questo premio dà voce ai sopravvissuti. Una voce che arriverà al Vaticano. Papa Francesco è arrivato il momento di proteggere i bambini”. Il film ha anche vinto il premio per la miglior sceneggiatura.
Ecco gli altri vincitori della serata:

Miglior attrice protagonista è stata Brie Larson che ha vinto per il film “Room”, miglior attore non protagonista Mark Rylance per “Il ponte delle spie” di Steven Spielberg, miglior attrice non protagonista Alicia Vikander per “The danish girl”.
Miglior regista per la seconda volta Alejandro Gonzàlez Iñárritu, per “The revenant” che ha vinto anche come miglior fotografia con Emmanuel Lubezki. Charles Randolph e Adam McKay ricevono il premio per la migliore sceneggiatura non originale per “La grande scommessa”. Il film “Mad Max: Fury road” fa il pienone di statuette, aggiudicandosi quelle per miglior scenografia, sonoro, costumi, trucco e acconciatura, montaggio sonoro e montaggio.
Il regista Pete Docter e il produttore Jonas Rivera vincono il premio Oscar per il miglior film d’animazione per il cartoon Pixar “Inside Out”.
Premio per la miglior canzone per il film “Spectre” è stato assegnato al cantante Sam Smith e all’autore Jimmy Napes per il brano “Writing’s on the Wall”.
Miglior film straniero è stato consegnato al regista di “Il Figlio di Saul”, László Nemes, miglior cortometraggio a “Stutterer”, miglior documentario a Asif Kapadia e James Gay-Rees per “Amy” e miglior cortometraggio documentario a Sharmeen Obaid-Chinoy per “A girl in the river: The price of foregiveness”. “Bear Story” vince l’Oscar per il miglior cortometraggio animato. Andrew Whitehurst, Paul Norris, Mark Ardington e Sara Bennett hanno vinto il premio per gli effetti speciali per “Ex Machina”.
Toccante anche il ricordo che viene dedicato ogni anno agli artisti scomparsi perché è stato omaggiato anche il regista italiano Ettore Scola, morto lo scorso 19 gennaio.