di Viviana Di Lorenzo
Montalbano è un personaggio molto amato non solo dal pubblico siciliano ed italiano, ma da tutto il mondo. Infatti la serie è approdata anche in Europa, in America ed in Australia, Paesi che ne apprezzano le vicende e guardano alla Sicilia quasi con invidia, grazie alle bellezze naturali ed artistiche che possediamo e di cui a volte non ne siamo coscienti neanche noi che viviamo nell’Isola. Il commissario, nato dalla penna del geniale Andrea Camilleri sta per tornare in onda su Raiuno con due nuovi appuntamenti: “Una faccenda delicata” e “La piramide di fango” e già si preannunciano ascolti record, come succede ogni volta che viene messo in onda non solo con le nuove puntate, ma anche con le repliche, che riscuotono sempre un grande successo.
Ciò che attrae tanti spettatori, soprattutto quelli stranieri oltre ai paesaggi fantastici di una Sicilia circondata dal mare e da splendide spiagge, ricca di edifici storici di grande bellezza e buona cucina è sicuramente il protagonista, il suo modo di indagare e scoprire i colpevoli senza farlo mai intendere prima a chi guarda; la squadra che accompagna Montalbano nelle indagini: il fidato amico Mimì, il diligente Fazio e il buffo Catarella e la relazione tra il commissario e Livia e più in generale il suo rapporto con le donne che restano sempre affascinate dal protagonista, sono tutti elementi che conducono al grande successo di questa serie.
Per queste nuove puntate, dirette da Alberto Sironi non mancano le novità, innanzitutto l’ingresso di una nuova Livia, tutta italiana a differenza delle precedenti, interpretata da Sonia Bergamasco ed il suo rapporto con Montalbano che torna ad essere centrale nelle vicende del commissario.
Luca Zingaretti, legato al suo personaggio da tanto tempo ha detto: “In questi anni sono cambiati più L’Italia, il mondo che ci circonda, rispetto a Montalbano. Lui reagisce ai mutamenti che si trova davanti mantenendo sempre la sua identità. Per certi aspetti queste sue nuove storie sono più buie, per altri lui ha mantenuto la sua “fanciullezza””.
Montalbano affascina il pubblico per la sua diligenza e per l’attenzione che pone per il suo lavoro, per l’umanità ma anche per la diversità rispetto ad un comune uomo dei nostri giorni, che lo portano ad avere la stessa auto da tanti anni e a vivere con genuinità. Amante del mare, da cui non ama allontanarsi, non può fare a meno delle nuotate mattutine e del buon cibo siciliano dal quale non vuole mai essere distratto quando è a tavola, con delle conversazioni che potrebbero distoglierlo dall’assaporare i piatti che Calogero gli prepara da sempre. E poi c’è il fattore fascino a cui nessuna donna pare resistergli e da cui anche il commissario non sembra restare indifferente.
Dobbiamo molto a Camilleri per aver creato un personaggio tanto amato nel mondo, che ha permesso di far conoscere la nostra terra e le sue bellezze. Molti fan della fiction vengono in Sicilia per vedere i luoghi in cui prendono vita le storie del commissario. Ma dobbiamo ancor di più a Camilleri per aver messo a fuoco i problemi della nostra terra in modo particolare e non come comunemente siamo orientati a fare e per essere riuscito ad utilizzare il personaggio di Montalbano per rappresentare la Sicilia onesta, dedita al lavoro e che crede fermamente ed è disposta a tutto per ottenere la giustizia che merita.