di Giusi Andolina
A chi di voi non è mai successo di riporre con ordine e attenzione un bel paio di calzini nel cassetto e ritrovarne solamente uno al momento di indossarli? E non va meglio quando decidete di lavarli in lavatrice. Ne sfugge sempre qualcuno, al controllo.
Come è possibile, vi sarete chiesti. Teoria dei buchi neri? Universo parallelo? Alieni? Complotto? Mistero.
E via con i sensi di colpa, pensando di essere uno snaturato possessore di calzini. Oppure con le accuse a vicenda tra figli e mamme, moglie e mariti, nonni e nipoti, cani e gatti.
Non resta altro che accettare la situazione, imparare a conviverci.
Ma oggi possiamo rilassarci. È la nostra giornata, cari distratti possessori di calzini.
La Giornata dei Calzini Spaiati, giunta ormai alla terza edizione, nasce dall’idea dei bimbi della Scuola Primaria di Terzo di Aquileia promossa dalla maestra Sabrina e supportata dai suoi amici Claun.
Due anni fa l’iniziativa è approdata su Facebook e si è diffusa un po’ ovunque, al punto tale da far decidere gli organizzatori a riproporla ogni primo venerdì di Febbraio.
Al grido di “Si spai chi può”, la pagina Facebook dedicata all’evento, invita tutti a indossare calzini spaiati e vivere la giornata così, ovunque ci si trovi, scattare una foto e condividerla, sulla pagina https://www.facebook.com/events/1126165480729796/
Una “celebrazione” che invita a vivere la vita con leggerezza, lasciando da parte, almeno per un giorno, i nostri rigidi schemi mentali, il nostro sentirci inadeguati,la mania di perfezione e di controllo e accettarci così come siamo, liberi da condizionamenti, imperfetti e spaiati.
Non siete tra i 20mila partecipanti all’evento perché non riuscite a sopportare cassetti e armadi allegramente disordinati dai vostri colorati calzini spaiati? L’arte del riciclo viene in vostro soccorso.
Con fantasia e creatività ecco nascere un bel tappeto, un pupazzo, un puntaspilli e tanti altri oggetti utili e colorati.
Tra i grandi estimatori dei calzini spaiati, ricordiamo Vinicio Capossela che con “Il Paradiso dei Calzini” si chiede “dove vanno a finire beati i perduti con quelli spaiati”. Una delicata canzone, quasi una ninnananna, che in realtà è dedicata a chi è solo perché non trova il proprio compagno o ne è rimasto senza.
La Pina, famosa rapper e conduttrice radiotelevisiva, ci svela, finalmente, il mistero della scomparsa di tanti nostri calzini. Nel suo libro Il Pianeta dei Calzini Spaiati, dal quale è tratto un bellissimo corto di Emiliano Pepe, l’autrice ci racconta che i calzini scappano per rifugiarsi in questo pianeta che profuma di ammorbidente e libertà, in cerca dell’amore vero: “Da noi i calzini sono destinati a matrimoni combinati sin dalla nascita! Vengono pensati per essere abbinati per sempre a un loro simile. Nessuno chiede loro un parere”.
Una bella storia, dedicata ai bambini, per parlare della libertà di amare anche attraverso i calzini.
Immagine di copertina: https://www.facebook.com/giornatadeicalzinispaiati/?fref=ts