Sono passate un paio di settimane dalla bufera che ha colpito l’amministrazione Cinque Stelle a Quarto, e si fa sempre più visibile un’altra vicenda. Stavolta siamo nella città resa famosa da Giuseppe Tornatore, e cioè Bagheria, alle porte di Palermo. La giunta di Bagheria (Baarìa in siciliano) è guidata da un sindaco pentastellato dal cognome coerente al proprio movimento, Patrizio Cinque. E pare ci siano problemi relativi alla gestione delle fogne. In particolare si tratta del depuratore in contrada marinara Aspra. Quel tratto di costa mostrato com’era molto tempo fa, con specchiato mare azzurro, nel noto film del regista bagherese.
Da mesi l’opposizione, guidata dal PD locale, denuncia tante cose che non vanno bene. In particolare, sembra che ci siano grandi somme spese in affidamenti diretti nella gestione dei rifiuti e del depuratore, senza apprezzabili risultati. “Dopo aver reso nota la cifra stratosferica utilizzata dal sindaco Patrizio Cinque in affidamenti diretti per gestire la raccolta dei rifiuti (pari a 4,4 milioni di euro solo nel 2015) – denuncia il PD di Bagheria – oggi parliamo ancora di soldi di contribuenti bagheresi distribuiti a pioggia da questa amministrazione. È il caso del depuratore comunale: 186 mila euro spesi in due mesi per non risolvere nulla.”
Si tratta, secondo il PD di Bagheria, di un costo record a seguito dell’ennesimo affidamento diretto “in perfetto stile 5 stelle, che rispetto al preventivo iniziale ha in corso d’opera addirittura triplicato il suo valore.”
Pare che i risultati, a fronte di questi costi, siano deludenti. Come dimostra un video pubblicato su youtube, e visibile alla fine di questo articolo.
“Da ottobre – continua il PD di Bagheria – il depuratore è in tilt con enormi danni per la salute dei cittadini e per l’ambiente di Aspra. Il Pd chiede che si faccia chiarezza su come sono stati spesi questi soldi e a che cosa sono serviti, pretendendo una rendicontazione al centesimo, visto il risultato pessimo ottenuto e la preoccupazione che a pagare siano di tasca i cittadini bagheresi.”
“Ma non è finita qui – afferma Giacomo Aiello, responsabile del Pd Bagheria per i servizi pubblici – Ci chiediamo cosa hanno prodotto i 485 mila euro di affidamenti diretti fatti dall’amministrazione 5 stelle nel settore idrico/fognario, di cui tre fatti di pugno dal sindaco Cinque, e soprattutto chi li pagherà, visto che una parte derivano da entrate incerte. Mezzo milione di euro di soldi pubblici impiegati in buona parte per il depuratore comunale, per la riparazione di un sottopasso e per la manutenzione di reti idriche e fognarie, nonostante siano ancora evidenti le perdite idriche in ogni angolo della città.
“La nostra preoccupazione è che questi fondi impegnati si trasformino in buona parte in un maxi debito fuori bilancio e che a pagare per l’incapacità amministrativa di Sindaco e assessori siano alla fine come sempre i cittadini. Come per i rifiuti anche per l’acqua si continua a procedere con affidamenti diretti in urgenza non per risolvere la singola emergenza, ma per gestire servizi pubblici in via ordinaria per mesi senza alcuna programmazione. La storia continuerà anche nel 2016? Fino a quando?”
Qual è la cifra del caravansserraglio pentastellato se non l’improvvisazione ? Si tratta, è evidente, di dilettanti allo sbaraglio