di Gabriele Bonafede
Tra i piccoli-grandi teatri di Palermo, il Teatro Atlante ha un posto particolare e di pregio. Intanto per il posto fisico: a pochi passi da una delle statue del Genio di Palermo, forse la più rappresentativa del personaggio enigmatico che rappresenta la città, è immerso nello “stomaco” del centro storico.
Un posto che è tra i più emblematici, tra palazzi d’antico splendore, incredibili stradine del “Palermo antico”, luoghi della “movida” attuale, scorci di una città tuttavia pungente e sempre animata anche laddove meno te lo aspetti. Sono solo alcune decine di metri dalla statua di Piazza Rivoluzione, precisamente in via Aragona 25, a due passi dalla gattopardesca via Alloro e non lontani da Piazza San Francesco d’Assisi, nota per la focacceria del pane c’a meusa e le panelle.
Ma il Teatro Atlante è di pregio soprattutto perché luogo proficuo d’incontro grazie ai contenuti di ogni stagione, con programmi che portano in scena una serie di spettacoli di profonda riflessione. Da notare è il confronto con la storia e con i tempi attuali, con puntuali ricerche che inducono a capire da dove veniamo e dove andiamo.
Dopo un inizio di stagione, autunno 2015, di grande qualità e molto pubblico, anche il programma della seconda parte (inverno-primavera 2016) è eloquente nel rimarcare, una volta di più, l’impegno di teatro oggi ridiventato rivoluzionario: con una filosofia “dal basso”, popolare e sociale senza se e senza ma.
Un pensiero di teatro che mette al centro l’unione tra arte e crescita, con uno slancio per realizzare cambiamenti comportamentali attraverso la comunicazione diretta e indiretta. Certo, tutti i teatri si occupano, o dovrebbero occuparsi, di questo. Ma l’Atlante mostra una forte e indispensabile carica critica, e per questo “rivoluzionaria”. C’è qualcosa in più, senza nulla togliere a tanti altri piccoli-teatri a Palermo, molti dei quali impegnati direttamente in attività sociali e che segnalerò in nuovi articoli.
Nel programma per i primi quattro mesi del 2016 (pubblicato alla fine del presente articolo), ci sono inoltre spettacoli inseriti nel progetto “Oltre le sbarre”, cioè spettacoli realizzati anche in strutture di detenzione.
Il Teatro Atlante è infatti un’associazione. Fondata nel 2006 da Emilio Ajovalasit e Preziosa Salatino, nel sito internet (http://www.teatroatlante.com/) si legge: “La produzione si divide fra gli spettacoli pensati per il mondo dell’infanzia e quelli su tematiche sociali (immigrazione, reclusione, antimafia, discriminazione) realizzati attraverso un percorso di ricerca teatrale e culturale. Nelle attività dell’Associazione il teatro è usato come strumento per indagare la realtà, gli spettacoli nascono dall’esigenza di affrontare temi e problematiche legate all’attualità in una continua contaminazione fra teatro e vita.”
Riguardo alla rassegna nelle strutture di detenzione, Preziosa Salatino tiene a ricordare un successo particolare e che va oltre l’aspetto puramente cultuale: “La rassegna Oltre le sbarre è stata finanziata interamente dal basso. Attraverso la campagna Un abbonato per un detenuto si è venuto a creare un vero e proprio ponte teatrale che collega gli spettatori liberi e i detenuti, accomunati dalla visione (in sedi e momenti diversi, s’intende) dello stesso spettacolo.”.
Sabato 30 gennaio ore 21.15, domenica 31 gennaio ore 18.30
Storia di Salvatore Giuliano
di e con Nino Racco
Piccolo Teatro Umano- Bovalino (RC)
(oltre le sbarre)
Sabato 13 febbraio ore 21.15, domenica 14 febbraio ore 18.30
Teatro Zeta
Il mio nome è Carducci e lavoravo in Fiat
con Michele Mulia, Sergio Monachello, Piero Macaluso
testo e regia Piero Macaluso
Venerdì 26, sabato 27 febbraio ore 21.15, domenica 28 febbraio ore 18.30
Psicosi- diario di un’anima
di e con: Preziosa Salatino e Sabrina Vicari
Teatro Atlante
Sabato 5 marzo ore 21.15, domenica 6 marzo ore 18.30
L’ASINO ALBINO
di e con Andrea Cosentino
(Oltre le sbarre)
Sabato 19 marzo ore 21.15, domenica 20 marzo ore 18.30
MIMESI di e con Valeria Geremia
spettacolo di DANZA BUTOH
ORARIO DA STABILIRE 2/3 aprile
ANTAS teatro – S.Sperate (Ca)
Rendez-vous comique
di e con Stefano Farris e Raimonda Mercurio (oltre le sbarre)
Sabato 16 aprile ore 21.15, domenica 17 aprile ore 18.30
FABBRICATEATRO -CATANIA
DISCORSO SU NOI ITALIANI
di GIACOMO LEOPARDI
con:
SABRINA TELLICO
DANIELE SCALIA
GIOSUE’ MAITA
Regia – ELIO GIMBO
Venerdì 29 e sabato 30 aprile ore 21.15
Istituto teatrale europeo
Centro di gravità permanente
di Daniela Dellavalle
con: Giulia Caddeo, Umberto Bianchi, Bruno Lomele
Regia: Mariagiovanna Rosati Hansen