di Gabriele Bonafede
“Vergogna”. È l’epiteto più frequente lanciato contro l’amministrazione di Palermo dai numerosi sostenitori di Hotze Convalis. Ma chi è Hotze Convalis?
Molti, moltissimi, milioni di persone, lo hanno visto e persino pagato per ascoltarlo senza conoscerne il nome. Si tratta di un musicista olandese. Uno degli artisti di strada più apprezzati e amati da palermitani e turisti a Palermo. Non esiste palermitano che non lo abbia stimato mentre suona con la sua band stupende interpretazioni della musica che amiamo di più, quella che ha fatto la Storia: da Bob Dylan a Simon and Garfunkel, dai Dire Straits agli Eagles e tanti altri.
L’altra parola che si legge più spesso nel profilo facebook di Convalis è “solidarietà”. Solidarietà verso il musicista, e cioè verso chi la musica la sa suonare e non chiede che pochi spiccioli in cambio di grandi prestazioni. E che crea, anzi creava, un’atmosfera unica nella centralissima zona tra il Teatro Massimo e il Politeama, attraendo consenso e quei turisti che scoprivano qualcosa di ascoltabile in mezzo al caos acustico senza pietà.
L’amministrazione di Palermo dovrebbe sostenere, se non tutti, almeno i migliori artisti di strada per ovvi motivi: turistici, culturali, sociali, storici, educativi, di benessere cittadino. Come fa, ad esempio, l’amministrazione di un piccolo centro di provincia e cioè Pollina: solo tremila abitanti, ma capace d’attrarre ogni anno decine di migliaia di turisti per il Valdemone Festival che raccoglie, appunto, solo artisti di strada per tre-quattro giorni a fine agosto. Un successo strepitoso da tre anni a questa parte.
In tutte le capitali europee, mete del turismo mondiale, possiamo ascoltare artisti di strada che rendono la nostra vacanza indimenticabile, rimarcando ricordi e sensazioni vicino ai monumenti che abbiamo cercato e trovato anche dopo lunghi viaggi. Magari sono regolamentati, ma nessuno si sogna di toglierli perché sarebbe come spararsi nelle p….
Invece, a Palermo cosa fa l’amministrazione cittadina? Sequestra gli strumenti musicali dell’artista di strada più conosciuto e apprezzato, come si faceva nel medioevo. Palesando un autolesionismo che è sbalorditivo.
La motivazione del sequestro deriva da un controverso regolamento contro la “movida selvaggia”. Regolamento che vieta la musica amplificata all’aperto in qualsiasi ora del giorno. Un regolamento teoricamente approvato per tutelare i residenti dai concerti serali dei locali ma che, così com’è concepito e applicato, sembra penalizzi piuttosto locali, turismo, commercio, economia e cultura e persino i musicisti di strada. Pare sia permessa solo la musica suonata con strumenti acustici, altrimenti i vigili urbani applicano anche agli artisti di strada le stesse sanzioni previste per chi suona negli spazi aperti dei locali.
Ridicolo. Perché Palermo è una città nota per il suo rumore che nulla ha a che fare con la buona musica o la tranquillità dei residenti: un traffico caotico, con la mania compulsiva della suonata-clacson in stile Checco Zalone, allarmi che suonano a go-go, automobili e persino ciclisti con altoparlanti lanciati al limite della sopportazione acustica, scolaresche che urlano ad ogni uscita in strada, motorini impazziti, nottambuli che scorrazzano indisturbati in automobili e motociclette lanciate a tutta birra, inquinamento acustico tra i più alti d’Italia, di notte e di giorno, e non certo a causa degli artisti di strada. Che anzi contrappongono un poco d’armonia alla cacofonia scellerata di ogni giorno e di ogni notte.
Non a caso Hotze Convalis spiega che “Con la sola chitarra acustica non guadagnerei nemmeno un euro al giorno perché con il rumore delle auto e delle motociclette smarmittate, non riuscirei nemmeno io a sentire il suono della chitarra”. E chiederebbe solo una deroga al regolamento.
Ma tant’è. Palermo, la città del caos, non può che vietare, anzi, “ammazzare” la musica. Se non altro, è una questione di “coerenza”.
Veramente un bell’articolo. Certamente sprecato, per l’oggetto, o il soggetto. Una persona che da anni forse delizia anche i turisti (a me non risulta, ma se lo dice lei) ma non si comprende – se è così bravo – perché debba suonare ad amplificazione altissima (non riusciamo a dormire ed a parlarci all’interno delle case!) ad orari anche serali e notturni, fino alle 2 di notte, IN PIENA ZONA RESIDENZIALE. Io amo la musica, e specificatamente proprio le canzoni che canta il signore. Ma Vi sfido a sentirle per 500 volte di fila, negli orari più incredibili, senza potere più riposare o lavorare. O semplicemente programmare di leggere un libro in pace. Sempre alla mercé delle decisioni UNILATERALI E ARBITRARIE di chi si arrogava di decidere quando è come “colpire….. Se la città vuole valorizzare il soggetto, lo faccia suonare in spazi dedicati alla musica appositi, o in concerti in varie parti della città, non in orari “sensibili” e non sempre negli stessi posti. Così è in tutte le città “civili”, Siamo sicuri che se lo amate tanto, lo seguirete ovunque lui suoni. O no?
Veramente un bell’articolo. Certamente sprecato, per l’oggetto, o il soggetto. Una persona che da anni forse delizia anche i turisti (a me non risulta, ma se lo dice lei) ma non si comprende – se è così bravo – perché debba suonare ad amplificazione altissima (non riusciamo a dormire ed a parlarci all’interno delle case!) ad orari anche serali e notturni, fino alle 2 di notte, IN PIENA ZONA RESIDENZIALE. Io amo la musica, e specificatamente proprio le canzoni che canta il signore. Ma Vi sfido a sentirle per 500 volte di fila, negli orari più incredibili, senza potere più riposare o lavorare. O semplicemente programmare di leggere un libro in pace. Sempre alla mercé delle decisioni UNILATERALI E ARBITRARIE di chi si arrogava di decidere quando è come “colpire….. Se la città vuole valorizzare il soggetto, lo faccia suonare in spazi dedicati alla musica appositi, o in concerti in varie parti della città, non in orari “sensibili” e non sempre negli stessi posti. Così è in tutte le città “civili”, Siamo sicuri che se lo amate tanto, lo seguirete ovunque lui suoni. O no?
Reply
No caro Nico, invece no, facevo concerti da due ore media e in generale ore 18 a 20, sabato e domenica, poi giorni festivi e qualche giorno davanti il teatro la settimane che c’erano spettacoli, ma spesso neanche più perché barboni e chi fa l’elemosine già ha più diritti… mi spiace che qualche volte abbiamo continuato dopo mezzanotte nel rumore e confusione di sabato sera. Da 2014 non suonavo più che una volta durante settimane, fisso soltanto sabato e domenica, ma ho capito che se anche qualche serata ho rovinato la vostra serenità e grave e mi dispiace… intanto la mia serenità avete rovinato per tre anni intero, nel momento che suonavo un po di piu per andare negli paesi bassi per seppelire mia madre, comunque sempre quando arrivato un crociere con turisti, di pomeriggio.
Nico dal suo punto di vista ha ragione, il problema è che in centro in zone come Piazza S.Onofrio avviene di tutto, tipo musica etnica e pericolose liti anche a notte fonda, ma che fa il comune? Nulla, in quelle zone non esiste l’ombra di qualsivoglia forza dell’ordine. Conosco gente che abita al primo piano e non dorme con i quadrupli vetri… Poi che fanno? Sequestrano 4 strumenti a un ragazzo che (almeno a quanto dice lui) suona solo per due ore al giorno e mai di sera… Prima risolvano le cose più urgenti, smog, traffico, anarchia, abusivismo, e poi si concentrino su altro
si ,tutti conosciamo Otze , così come tanti altri bravi musicisti di “strada” molto bravi e con una carica emotiva notevole che spesso non si riscontra in alcuni “musicisti” che spesso si esobiscono in miseri chiassosi luoghi a Palermo. Un giovane clarinettista di cui non conosco le generalità si esibisce dalle parti del Teatro Massimo con un potentissimo suono e un frasegio lirico e a tratti bebop. Comunque negli ultimi anni a Palermo il panorama musicale si è arricchito di tanti nuovi giovani musicisti e anche di alcune etichette discografiche che producono tanta musica di grande livello che si stanno confrontando con il mercato nazionale e internazionale.Colgo l’occasione per proporre una iniziativa per arricchire ulteriormente questo movimento musicale . Trattasi di un intervento che già ha visto la Regione Lazio in prima linea ,costituendo un centro “Officina Pasolini” che accoglie le richieste di tanti giovani che intendono seguire corsi di specializzazione nelle varie categorie dello spettacolo . Corsi guidati dai più stimati artisti in luoghi pubblici adeguatamente strutturati e relativi spettacoli offerti alla cittadinanza ………… chissà cosa ne penserebbero Crocetta e Orlando ???
Ciao Pippo, Grazie per il sostegno, devo dire qualche volta ho suonato 13:30 quando arrivavano le nave crociere a Palermo, qualche sabato sera, in generale fino a ore 0:00 e qualche serata calda e tante richieste e diventato dopo le 01.00 gia comunque con volumi bassi, ma molto sporadico. Poi qualche serata un mezz’ora fine spettacolo del mese al Massimo. —- quello che volevo dire, ho fatto una richiesta personale a Leoluca Orlando, per suonare almeno due ore sabato e domenica dalle 18 a 20 ed era d’accordo per poi mettersi contro di me con un piccolo gruppo di persone zona Politeama fino a via Maqueda