Lollo Franco è protagonista e regista, insieme a Jean Laurent Sasportes (coreografo e storico interprete della compagnia di Pina Bausch) dello spettacolo Kean – Passione e seduzione di Michele Perriera, che debutta in prima nazionale al Teatro Biondo di Palermo venerdì 15 gennaio alle ore 21.00, con repliche fino a domenica 24.
Il teatro di Perriera approda sul palcoscenico del Biondo con un testo storico e con il suo storico interprete, Lollo Franco, affiancato da Roberta Azzarone, Sarah Biacchi, Lorena Cacciatore, Loris De Luna, Luciano Falletta, Nicola Franco, Giuditta Perriera, Caterina Silva, Luigi Tabita, Salvo Tessitore e dagli allievi Scuola di Teatro “Putia d’Arte Malvina Franco”.
Le scene sono firmate dallo stesso Lollo Franco, assistito da Claudio La Fata, i costumi sono di Dora Argento, le musiche originali di Marco Betta e le luci di Giuseppe Calabrò.
Un impegno produttivo di vaste dimensioni per il Biondo di Palermo, reso possibile grazie alla collaborazione col Teatro Massimo: 25 attori, 8 tecnici, 70 costumi, 250 mq. di scena con tanto di botole e “segreti”, come usava a tempo di Kean, per cui sono stati impiegati 117 metri cubi di legno, un impianto fonico che comprende ben 11 radiomicrofoni e svariati effetti audio. Un vero e proprio kolossal che, tra storia e leggenda, racconta la vita e la carriera di Edmund Kean, il più celebre attore inglese del primo ’800, seguendo l’intreccio del Kean di Alexandre Dumas, poi ripreso da Jean-Paul Sartre e portato sullo schermo da Francesco Rosi e Vittorio Gassman.
Di questa pietra miliare, banco di prova per attori di talento, Perriera ha reinventato la prospettiva mentale e il linguaggio stesso, senza perdere tuttavia quel profumo ottocentesco che ne è, in un certo senso, l’impronta genetica.
Sulla scena, la riscrittura di Perriera si traduce in un’atmosfera onirica, costruita su diverse volumetrie, trasfigurando la storia di Kean, come ci viene narrata di Dumas, in un sogno carico di passioni contrastanti. «La macchina teatrale di Dumas – spiega Lollo Franco – è anche pretesto per dare un accento schiettamente discorsivo e favolistico ai nostri interrogativi sul teatro, in una prospettiva che trascende il teatro stesso, fino a mettere in scena il sempre più ambiguo rapporto fra vita e rappresentazione».
Con questa messa in scena, Lollo Franco ha voluto realizzare la sua «visione del teatro», molto diversa dallo spettacolo che interpretò quasi trent’anni fa anni diretto proprio da Michele Perriera. Edmund Kean, proverbiale esempio romantico di genio e sregolatezza, è per Lollo Franco la metafora della vita come teatro, il confine sottile tra realtà e rappresentazione, tra verità e menzogna, tra miseria e nobiltà d’animo, tra seduzione e passione.
Note di regia
«La scena si sviluppa su volumetrie differenti, ed ognuna di essa rappresenta un ambiente diverso. Gradatamente, dagli ambienti che rappresentano il mondo dei vari personaggi si arriva al palcoscenico, la zona più vicina al pubblico. L’atmosfera è onirica. La romantica vicenda narrata da Dumas è forse solo un sogno di Kean. Circondato dagli incubi della propria inessenzialità, la delusa volontà di potenza, l’angoscia di corruzione e di morte, le sontuose sabbie mobili di una realtà dell’Apparenza, il nostro Kean oscilla fra colpa e riscatto, paura e avventura, arroganza e povertà, tedio e amore. Oscilla, insomma, tra seduzione e passione. Forse queste due meduse non possono scindersi senza interrompere il fiume stesso della vita. Ma una vita è più di una vita ogni volta che torna a navigare sulla rotta delle origini, prima che gli specchi ci inghiottano nel loro sogno. La macchina teatrale di Dumas è anche pretesto per dare un accento schiettamente discorsivo e favolistico ai nostri interrogativi sul teatro, in una prospettiva che trascenda il teatro stesso, fino a mettere in scena il sempre più ambiguo rapporto fra vita e rappresentazione. I personaggi di Kean – Passione e seduzione sono chiaroscuri dell’esistenza e della rappresentazione: il vero e il falso, l’innocenza e il vizio, il coraggio e la viltà, il bello e il brutto, si compongono e si dissolvono in loro come immagini di un caleidoscopio. Una delle irrinunciabili chiavi di lettura di Kean consiste nell’affidare allo stesso attore i ruoli del Conte e di Cooks. Il rapporto fra Kean e Cooks, nella doppia versione di Cooks e del Conte, è forse il crogiolo di questa tragicommedia ironica dell’io».
Lollo Franco – Jean Laurent Sasportes
Kean
Passione e seduzione
di Michele Perriera
regia Lollo Franco – Jean Laurent Sasportes
scene Lollo Franco
costumi Dora Argento
musiche Marco Betta
luci Giuseppe Calabrò
personaggi e interpreti
Kean Lollo Franco
e (in ordine alfabetico)
Margherita / Ketty La Bionda Roberta Azzarone
Amy / Donna Taverna Sarah Biacchi
Anna Damby Lorena Cacciatore
Pistola Loris De Luna
Lord Mewill Luciano Falletta
Principe di Galles Nicola Franco
Salomone Giuditta Perriera
Elena Caterina Silva
Contestabile Luigi Tabita
Conte / Cooks Salvo Tessitore
con la partecipazione straordinaria di Jean Laurent Sasportes
e con gli allievi attori della Scuola di Teatro “Putia d’Arte Malvina Franco”:
Rosario Versaggio (Peter Patt), Emilia Gagliardotto (Cameriera),
Virginia Bianco, Vittoria Ciraulo, Paola Chirico, Fabio Cutaia, Fabrizio Di Franco,
Marta Di Modica, Sonia Fleres, Alessia Greco, Francesca Picciurro
aiuto regia Santina Pellitteri Franco
assistente scenografo Claudio La Fata
direttore dell’allestimento scenico Antonino Ficarra
direttore di scena Sergio Beghi
capo reparto macchinisti Edoardo Pacera
vice capo reparto macchinisti Raimondo Cammarata
primi macchinisti Mario Ignoffo, Stefano Ingrassia
macchinisti Francesco La Manna, Gaetano Presti
capo reparto fonica Pippo Alterno
fonici Manfredi Di Giovanni, Emanuele Noto
capo reparto elettricisti Nino Annaloro
vice capo reparto elettricisti Giuseppe Baiamonte
elettricisti Raffaele Caruso, Piero Greco, Mario Schillaci
capo reparto sartoria Erina Agnello
sarta Giusi Ferrante
amministratore di compagnia Andrea Sofia
ufficio stampa Roberto Giambrone
foto di scena Franco Lannino / Studio Camera
Produzione Teatro Biondo Palermo
in collaborazione con Fondazione Teatro Massimo di Palermo