di Gabriele Bonafede
Oltre alle parole di rito per una perdita semplicemente immensa, non è facile parlare di David Bowie da Palermo. Eppure, nella nostra città che non curiamo né apprezziamo mai abbastanza, ci sono storie che ci rendono sbalorditi, legate alla vita artistica e personale di personaggi di questa portata.
David Bowie, (forse) veniva a Palermo in vacanza e conosceva bene la Vucciria, una volta più famosa del mercato di Ballarò, e ispiratrice di tanti artisti a partire da Renato Guttuso, e non solo.
Della eventuale vicenda ne scrisse Tancredi Bua, giornalista che ha scritto molto per il Giornale di Sicilia, in un articolo ironico da semplice blog-wordpress dell’8 febbraio 2014, dal titolo “David Bowie: Palermo ha ispirato il mio nuovo disco”, riportando una “eventuale” intervista rilasciata da Bowie alla BBC e che parlava del musicista a Palermo con Lou Reed durante le riprese del film di Wim Wenders, Palermo Shooting.
Così raccontava Bua di quell’intervista: “Oggetto della discussione con il dj Jordan Suckley è stato il capoluogo siciliano, che Bowie ha visitato nel 2008, accompagnando Lou Reed durante le riprese di Palermo Shooting. «Vado spesso lì, in vacanza in incognito, cercando di non farmi riconoscere. Quando ho visto il muro che hanno costruito ieri, alla Vucciria, non ho avuto esitazioni: il mio prossimo disco sarà registrato a Palermo». Il mercato a cielo aperto della Vucciria, antichissimo monumento sociale del capoluogo siciliano, si snoda tra le piazze Caracciolo e del Garraffello, collegate tra di loro da via Argenteria. Scesa la prima serata, quello che di giorno è stato un collage di bancarelle di frutta, pesce e carne si trasforma nel set fumoso di Blade Runner, e i palazzi diroccati prendono le sagome degli scenari di 1997: fuga da New York. Mercoledì notte, uno di quegli edifici in rovina è crollato su piazza del Garraffello. In qualsiasi altra città del mondo, la messa in sicurezza delle palazzine adiacenti sarebbe scattata dopo un paio d’ore.”
Queste le parole di Bowie riportate da Tancredi Bua “Non respiravo un’aria come quella palermitana da quando misi piede a Berlino, nel ’76, eppure sono posti completamente diversi. C’è un che di post-apocalittico anche lì, ma qui non c’è ombra di metropolitane. Ha a che fare con l’atmosfera: a Palermo ho avvertito quella stessa aria che ispirò Low e Heroes”.
Nel 2008 la Vucciria (dal francese boucherie, mercato della carne) non era più da tempo quella dipinta da Guttuso decenni prima. Il mercato era già ridotto al minimo, con larghi tratti di strade semivuote, una volta pieni di negozi e bancarelle straboccanti di mercanzie di ogni genere, con frutta, verdura e tanto altro, e soprattutto la carne di cavallo. Nel 2008 gli spazi erano già difficili da recuperare a vero mercato continuo, per l’avanzante affermazione dei grandi centri commerciali e una cronica disattenzione delle varie amministrazioni per questo grande gioiello culturale.
Il luogo però è stato ed è tuttora di grande ispirazione artistica e vive soprattutto la notte, con molti piccoli bar e taverne che offrono da bere e mangiare a poco prezzo, colmi di studenti e gioventù di ogni parte d’Europa, in un’atmosfera avvolta nella classica fumazzata proveniente dall’arrostimento di stigghiole e meusa (interiora), carne e pesce. Non a caso, l’istituto Cervantes di Palermo si trova lì.
È noto che Bowie amasse molto l’Italia. Ma che venisse a Palermo di tanto in tanto, e volutamente in incognito per cercare ispirazione, è “cosi i rumpiri”, cioè cosa delicata e cara.
Ovviamente è tutto riferito al post ironico di Tancredi Bua.
L’articolo completo di Tancredi Bua che attenzione, è un post ironico, è su https://southerndoor.wordpress.com/2014/02/08/david-bowie-palermo-nuovo-disco/