21 Novembre 2024

4 thoughts on “Lo chiamavano Baiocco, il cavaliere che sovrastò Benito

  1. Buongiorno, ho letto quanto sopra e mi corre l’obbligo di fare qualche precisazione probabilmente utile a fare un quadro quanto più veritiero possibile. Per quanto attiene l’attività, come Lei giustamente asserisce, aveva a che fare con il commercio, infatti insieme al padre ed al fratello erano titolari di un deposito di ammasso di granaglie, che, sicuramente non li faceva navigare nell’oro, ma che gli consentiva comunque di mantenere più che dignitosamente la propria famiglia. Circa l’abitazione mi risulta che abbia sempre abitato in un appartamento (di cui ricordo ancora gli affreschi sui tetti) in via Roma situato al terzo piano del palazzo che sorgeva sopra il glorioso caffè Castiglione. Circa le dimensioni “elefantiache” della moglie e della sua scarsa disponibilità a dare una mano nei lavori domestici, tengo a precisare che questo, chiamiamolo appesantimento della signora, era avvenuto tra l’altro in età molto matura ed era dovuto principalmente ad una grossa ernia che non aveva mai voluto operare. Ricordo inoltre che la signora, famosa per le sue doti culinarie, pensava esclusivamente alla cucina della casa. Per quanto riguarda il titolo, che non era quello di cavaliere ma quello di commendatore, era un semplicissimo titolo di quelli che vengono concessi dalla Presidenza della Repubblica e di cui molto gelosamente ne teneva incorniciata la pergamena. Infine sull’episodio di Mussolini, da quello che ho sempre saputo attraverso i suoi racconti e attraverso quelli di amici molto vicini alla famiglia, è vero che fu l’unico affacciato al balcone insieme a Mussolini ma credo che non abbia steso mai nessuno per guadagnare la posizione.
    Cordialmente

    1. La ringrazio per questo suo intervento, molto puntuale; la mia intenzione, l’avrà capito, era mettere in evidenza una figura che meritava rispetto e attenzione per la sua generosità e la sua bonomia, quindi grande considerazione per la figura. Naturalmente, visto anche il taglio letterario, mio sono concesso, per metterne ancor più in risalto la figura, qualche licenza creativa.

  2. Confermo, perchè ho conosciuto personalmente il summenzionato ” commendatore ” Beniamino Nuara, inteso “Baiocco”, soprannome affettuosamente appiccicatogli dai compaesani, per una sua, diciamo così, particolare attenzione al danaro che si procacciava anche, oltre che con il commercio, aiutando la gente a risolvere problemi di varia natura, avvalendosi della sua indubbia capacità comunicativa e sfruttando conoscenze personali che metteva a disposizione di quanti ne avessero bisogno. Con modo di dire moderno, lo si potrebbe definire un” faccendiere “, ma nell’accezione più buona del termine! Tutte vere le precisazioni del nipote Beniamino, mentre semplicemente, da fonte attendibilissima, si trattò di essere riuscito ad intrufolato abilmente sul balcone delle autorità che facevano da cornice a Mussolini. Non ho sentito nè visto citare uno dei suoi assiomi preferiti che così recitava: ! Questo la dice lunga su un personaggio fondamentalmente degno di essere annoverato nella memoria collettiva della nostra comunità.

  3. Confermo, perchè ho conosciuto personalmente il summenzionato ” commendatore ” Beniamino Nuara, inteso “Baiocco”, soprannome affettuosamente appiccicatogli dai compaesani, per una sua, diciamo così, particolare attenzione al danaro che si procacciava anche, oltre che con il commercio, aiutando la gente a risolvere problemi di varia natura, avvalendosi della sua indubbia capacità comunicativa e sfruttando conoscenze personali che metteva a disposizione di quanti ne avessero bisogno. Con modo di dire moderno, lo si potrebbe definire un” faccendiere “, ma nell’accezione più buona del termine! Tutte vere le precisazioni del nipote Beniamino, mentre semplicemente, da fonte attendibilissima, si trattò di essere riuscito ad intrufolarsi abilmente sul balcone delle autorità che facevano da cornice a Mussolini. Non ho sentito nè visto citare uno dei suoi assiomi preferiti che così recitava:
    ! Questo la dice lunga su un personaggio fondamentalmente degno di essere annoverato nella memoria collettiva della nostra comunità.

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