di Gabriele Bonafede
È un genio disegnato, trasognato, un poco papà e un poco zietto, un poco professore e un poco amico. Sempre accompagnato dal suo serpentello fedele, fa da cicerone ai ragazzi che vogliono scoprire Palermo. Lo troviamo nella “Guida di Palermo per ragazzi” di Lietta Valvo Grimaldi, disegnato insieme a tanti monumenti e personaggi da Bianca Martorana Tusa.
Giunta alla quarta edizione lo scorso novembre, la Guida di Lietta Valvo Grimaldi è famosa in città, soprattutto nelle scuole. Ma anche tra le famiglie di turisti che vogliono andare incontro alle esigenze di ragazzi e bambini.
“Quando insegnavo in un quartiere svantaggiato di Palermo”, dice Lietta, “mi accorsi che non conoscevano nulla della loro stessa città. Anzi, non la consideravano nemmeno la propria città. Ad esempio, allo Zen, si diceva vado a Palermo quando s’intendeva dire che si sarebbe superata la zona oltre Villa Adriana provenendo da Via Principe di Scalea, soprannominato u stratune”.
La nuova edizione è più ricca delle precedenti. Edita non più da Flaccovio ma dalla Vittorietti editore si arricchisce di nuovi monumenti, rigorosamente tra quelli visitabili, e nuove idee per rendere facile la comprensione di Palermo, la sua storia e i suoi monumenti anche ai ragazzi e ai bambini che sanno già leggere.
Non è una guida come siamo abituati a vedere. Ha qualcosa in più: è fortemente educativa. Monumenti e luoghi sono infatti descritti attraverso storia e stili dell’arte. Sono cioè presentati ai ragazzi con l’intento di ripercorrere le vicende umane di Palermo insieme a itinerari che hanno una chiara corrispondenza con la storia della città e dell’Italia. Spiegando, nella maniera più semplice e completa possibile, il significato apparente e recondito di ciascun luogo e legandolo agli aspetti sociali, artistici, storici.
In questo l’aiuto del Genio e dei disegni di Bianca Martorana Tusa sono fondamentali.
Il Genio di Palermo, simbolo mitologico ed esoterico della città, si presenta fin dall’inizio: “A far da cicerone attraverso questa splendida città sarò io, il Genio di Palermo. In realtà sono una strana divinità che rappresenta il valore e l’orgoglio cittadino. Di me si trovano varie statue ma la più interessante è quella di Piazza Rivoluzione, dove sono seduto in una fontana con tutti i miei simboli: serpente e corona. Insomma per Palermo sono una vera autorità!”
La guida ha molte curiosità: piantine, indovinelli e giochi, simboli che chiariscono come percorrere gli itinerari, dove aguzzare l’ingegno, dove osservare con attenzione i particolari, per i consigli pratici, e quali sono i monumenti dell’itinerario arabo-normanno dell’Unesco.
La guida è corredata di indovinelli, segnalati appositamente, e della “linea del tempo” per rendere più facile la comprensione delle vicende storiche e della stratificazione di architetture e spazi urbani in uno stesso luogo: la città di Palermo e il suo grande centro storico.