di Gabriele Bonafede
Scompare prematuramente Rita Cricchio, fotografa di Palermo e delle immagini d’arte nel fragore sommesso di una città troppo spesso dimentica di chi sa dare emozioni. Rita ha realizzato fotografie da reporter e autrice dell’immagine sulla città e oltre. Ed è stata soprattutto fotografa del teatro e della danza, cogliendo la luce e il momento, comunicando l’espressione artistica con l’occhio di chi sa vederne l’emozione, il movimento, la dedizione.
Le sue solide fotografie hanno raccontato il percorso di Palermo, a teatro e altrove, a partire dagli anni settanta del secolo scorso, in un crescendo di comunicazione sempre attuale, aggiungendo pathos allo spettacolo sia nelle sue opere in bianco e nero sia in quelle a colori.
Tante, stupende, sono le sue foto che ho il piacere di tenere nel mio archivio di ricordi. Non posso non ricordare, qui, quelle realizzate a Pollina in bianco e nero sullo sfondo di un paesaggio mozzafiato alla fine degli anni’70: scatti compiuti quando la macchina fotografica era cosa diversa da oggi. Dove Rita, anche nel gioco di una gita in campagna, ha colmato l’incontro di quell’attimo continuo tra vita e immagine, tra trascorso e presente, che non ci lascerà mai.
Il mondo del teatro a Palermo ne dà triste notizia con puntuali riconoscimenti.
Così il Teatro Biondo: “Se n’è andata un’amica, una brava fotografa con la quale abbiamo condiviso tante emozioni ed esperienze di teatro. La rassicurante e discreta presenza di Rita Cricchio nel palco di proscenio ci mancherà, insieme al suo sorriso e ai suoi scatti ‘rubati’ con leggerezza.”
Simonetta Trovato, critico teatrale che ha lavorato molto con la compianta fotografa palermitana, l’ha ricordata ieri: “Stanotte se n’è andata Rita e con lei tante foto scattate nel buio di un palco, nottate di ritorno dopo uno spettacolo, commenti al vetriolo e battute leggere. Rita Cricchio era la più brava di tutti e lo è restata anche quando sono cambiati i tempi e lei si è dovuta adeguare in corsa e le sue foto non prendevano più vita la notte in camera oscura. Rita è stata un’amica e nessuno di noi sapeva che stava male perché era nell’anima una donna di spettacolo e quelli di questo mondo decidono loro quando vogliono la ribalta. Ciao Rita”.
Il regista Antonio Raffaele Addamo ricorda dell’archivio di Rita Cricchio: “Una ricchezza, un racconto della cultura di Palermo che spero sia valorizzata quale patrimonio di questa città. Il teatro inevitabilmente si dimentica. Le sue fotografie possono riportare alla luce grandi esperienze.”
Rita Cricchio mancherà molto al Teatro, mancherà ai suoi allievi, mancherà all’arte.
Foto in copertina di Antonio Raffaele Addamo.